Kelela e gli altri – Gli ascolti di Carlotta.

Carlotta Corsi per TRISTE©

Com’è difficile essere costanti. Se conto i mesi di blackout, aiutarmi con le dita di una mano è impossibile, ma sono stati mesi intensi che hanno partorito una parte di me senza freni e ciò nonostante, mai così robusta.
Ecco il mio diario sonoro. 

Lacrime a febbraio: 

Kelela- Raven 

L’energia di Kelela Mizanekristos è quella che aspiro tantissimo a raggiungere; classe innata, la sua sensualità femminea è acuta e si percepisce in ogni suono e in ogni vibrato. La scoprii nel 2017 nella sezione privilegiata della Rough Trade di Brick Lane, a Londra con Take Me Apart.
Dopo sei anni, il 10 febbraio 2023, esce Raven e io, in piena crisi con il mio essere donna, ancora, mi fiondo ad adorarlo.
Il sound cyber, scuro, caldo lo si percepisce già dalla copertina dove ci si immerge nel soul più denso dell’artista. 

È un album dal sapore dark ma ballabile, con suoni spigolosi o di seta ambrata al suo interno. È come immergersi tra la folla di un club sudato, in una notte fonda a cavallo tra il ‘99 e il 2000, con il profumo di patchouli nell’aria. 
È un album metallico ed emotivo, da concedersi decisamente.

Marzo, Compleanni e aspettative:

Yves Tumor – Praise a Lord Who Chews but Which Does Not Consume; (Or Simply, Hot Between Worlds)

Titoli lunghissimi, stomaco vuoto, valigie piene e diesel, come sempre avrei bisogno di frenesia e di un cervello meno pesante.
Il giorno del mio compleanno esce l’ultimo lavoro di Yves, giornata di sole eppure piena di scheletri.
Ho letto da qualche parte che potrebbe parlarsi di Avant Pop, non la vedo tanto sbagliata come definizione. 

È super glam e distortissimo, ha poi una vibe gen z e un’aura dark, da Siouxsie and the Banshees.
La ritmica mi è piaciuta particolarmente, bella presente, bella raw, bella. 

Aprile, taglia le catene:

Vince Staples – Ramona Park Broke My Heart

Un album che parla di legami, di appartenenze costrette e di riflessioni sul proprio passatoLe radici di Staples, la West Coast. Le cose non sono facili se vieni da Long Beach.
Nonostante la distanza da cui mi arriva, è un album volto all’empatia proprio perché graffiante ed emotivamente crudo. 

Mentalmente, non sento di aver mai mollato casa mia, che un po’ amo e poi detesto visceralmente, non mi riconosco nei volti che trovo, eppure, certi, lì, mi conoscono davvero.

Ad aprile ho affondato le dita in tutta Milano per capire quanto lontana potessi spingermi via, ho scelto di armarmi di cuffia e il sound, un po’ classico, un po’ nuovo di Staples mi ha preso totalmente.
Un sound che non è spintissimo, ha più la sfumatura di un rap autoriale, ma con una produzione perfetta al 100%. 

Maggio, la calma, la me:

Fred Again.. & Brian Eno – Secret Life

Non so spiegare bene cosa muove questo album, ma muove. 
Esce il 5 Maggio 2023, ma ha l’aspetto di un segnaposto temporale, di un tramite importante tra due generazioni che non riescono più a comunicare. 

La distanza, benché sia sempre esistita, è tema centrale nel nostro tempo e questo progetto, completamente privo di ritmica, rimette di nuovo in ordine riguardo alla creazione di un “ambiente”. 

Fred again ha dimostrato più volte nel corso degli ultimi tre anni di essere in grado di creare senza mai fermarsi e di riuscire ogni volta a compiere una rivoluzione, a reinventarsi. 
Corre voce che Eno ci avesse visto lungo con il ragazzo, in tempi non sospetti quando, ancora pare, fossero vicini di casa. 

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