Francesco Amoroso per TRISTE©
Oramai quella del riepilogo di fine anno è per me diventata una sorta di tradizione, che mi sottrae quasi tutto il tempo libero delle brevi vacanze tra Natale e Capodanno, ma che affronto gioiosamente, perché mi permette di chiudere un capitolo della mia storia musicale, prima di aprire il successivo, facendo un po’ d’ordine (almeno nella mia testa).
Il mio, più che una egocentrica “classifica” di fine anno, è un vero e proprio atto d’amore: innanzitutto nei confronti della musica e dei musicisti cui vorrei restituire qualcosa di quello che mi danno, poi verso TRISTE© e, mi auguro lo apprezziate, anche verso i pochi coraggiosi che si sobbarcano la lettura di questo assurdo mattone.
Per il 2022 sono partito con l’idea di fare (come da qualche tempo a questa parte) un lungo elenco dei cento album che ho più amato, anche se mi sono ben presto reso conto, a riprova che quanto detto da più parti circa la particolare prolificità e qualità della musica nell’anno appena trascorso, che, nello scegliere di limitarmi a cento album, ne avrei dovuto lasciare fuori almeno un’altra trentina che mi parevano quasi altrettanto validi. Non credo mi sia mai capitato negli anni precedenti.