House Deposit – Rewards for Effort

Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©

I just need more time
to do the things that I wanna do

Quanto è vero. Ma quanto ci piace ingannare noi stessi con l’idea di non avere abbastanza tempo. Il tempo non sarà mai abbastanza per chi non sa decidersi.

“I work better under a deadline” diceva Mitski in un suo pezzo di qualche anno fa: è difficile trovare in se stessi la spinta per agire. Quando “le ricompense per i nostri sforzi” non sono chiare e vicine, l’immobilismo risulta essere sempre il rifugio più facile.

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Empath – Active Listening: Night on Earth

Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©

Lo volevate il caldo?

Bene, è arrivato. Tantissimo. Tutto insieme. Non ho fatto in tempo a piegare le maglie di lana (sì, ovviamente le avevo ancora sotto mano), che già ho dovuto tirar fuori i pantaloni corti.

Questo a discapito di un sacco di capi d’abbigliamento che, grazie al cambiamento climatico, risultano utilizzabili praticamente una mezza giornata a Maggio e qualche settimana a fine Ottobre (andatevi a vedere questa ottima vignetta del New Yorker).

Perchè, come recita l’adagio, le mezze stagioni non ci sono più.

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True Sleeper – Life Happened

Francesco Blasilli per TRISTE©

Fortuna che c’è Life Happened, perché il water del bagno perde di nuovo e stavolta si sta rompendo anche il muro della cucina.

Ma il disco d’esordio dei True Sleeper, nuovo progetto del musicista romano Marco Barzetti, ha un forte potere taumaturgico; certo il bagno non si aggiusta, ma i nervi si placano.

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Drahla – Useless Coordinates

Useless Coordinates

Francesco Blasilli per TRISTE©

E’ un tardo pomeriggio post festivo.

Sono sdraiato sul mio costoso materasso in memory con il pc appoggiato sulle gambe accavallate e le cuffie ben piantate nelle orecchie. Sono emozionato perché a breve incontrerò di nuovo una delle persone più importanti della mia vita.

Il mio osteopata.

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Cool Explosions – s/t EP

Carlotta Corsi per TRISTE©

Qualche mattina fa ero stranamente libera da impegni e mi sono recata in corso Buenos Aires, qui a Milano, e ho fatto l’enorme errore di entrare in profumeria: sì, perché io, dentro ai quei posti, ci perdo i sensi, l’orientamento e spesso anche la giornata.

Insomma, mentre cercavo invano una via di fuga dalla trappola che fondamentalmente io stessa mi ero tesa, la commessa ha iniziato a ricoprirmi di fragranze e a spiegarmi come si deve “sentire” il profumo giusto per la propria pelle, parlando di note di TESTA, di CUORE e di note di FONDO: ovviamente la scimmietta nel mio cervello ha iniziato un po’ a fare le capriole e a suonare i piatti a suo piacimento, però così facendo non solo ho trovato una via di fuga estemporanea dalla realtà, ma ho riattivato anche i neuroni ed ho collegato la descrizione delle note dei profumi al canto, ai vari registri vocali e a come si dividono, esattamente così, come nei profumi, anche se ecco, magari, la voce di petto non è quella “de core”.

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