
Peppe Trotta per TRISTE©
Affrontare i propri demoni per esorcizzarli, chiudere i conti col passato e ripartire verso orizzonti nuovi. Tale moto interiore, profondo e spesso sofferto, ha un suo tempo necessario, quantificabile solo in relazione al caso specifico ed è spesso legato ad un’urgenza espressiva che usa l’arte in genere e non poche volte la musica nello specifico. Negli ultimi anni spinte da un tale impeto si sono affacciate sulla scena cantautorale due artiste, entrambe inglesi, con molti punti in comune, ma anche tante differenze sia stilistiche che emotive.
Da una parte Keeley Forsyth con il suo art-pop dolente, marcatamente teatrale ed in costante affinamento, dall’altro Anna B Savage, ugualmente brillante per vocalità ma con un iter artistico decisamente più lineare e dall’evoluzione più repentina.
Una trasformazione evidente che conduce dalle sperimentazioni chiaroscurali dell’esordio di A Common Turn alla limpidezza folk di questa splendida terza prova.
You & I Are Earth è un disco di quiete ritrovata, di comunione con la natura – in particolare quella dell’Irlanda dove attualmente l’artista risiede – e di amore per la vita. Il suono è pacato, accompagna un canto le cui inflessioni liriche si stemperano per trovare sentori più consoni alla strada intrapresa, fatta di melodie acustiche scevre da apparati elettronici a cui si sostituiscono arrangiamenti ariosi e flebili echi ambientali.
Talk To Me apre indicando la rotta, imperniata su un fingerpicking che in Mo Cheol Thú riporta inevitabilmente alla mente Nick Drake. È soltanto un rimando, una sentita citazione incastrata in un percorso fatto di trame corali trascinanti (Donegal) e storie appassionate narrate con la grazia di un’interpretazione ammaliante, sempre all’altezza (Lighthouse, Agnes).
È un album da sorbire con lentezza e abbandono, dimentichi del ritmo incalzante di un vivere irruento, un’oasi di luce e verde selvaggio che solo l’Isola Smeralda riesce a rappresentare compiutamente.
Semplicemente emozionante.
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