Oggi il tempo a Roma è un pò uno schifo. E io devo uscire. Ma l’idea di dover affidare le mie sorti all’ATAC mi ha spinto a ritardare il più possibile il faccia a faccia con il “fantastico” servizio di trasporti della capitale.
Guardo nella pila dei cd arrivati da poco e decido di dare un nuovo ascolto al disco di debutto (omonimo) degli inglesi TOY, uscito un mesetto fa (si sono un pò in ritardo, ma anche noi di TRISTE© abbiamo una vita e soprattutto un lavoro)
Da subito l’impressione è stata quella di tornare indietro nel tempo, con sonorità post-punk/new wave con un forte gusto pop (in senso buono). Nonostante una certa vena psicadelica (“Strange”, “Kopter”), rimarcata anche dalla (eccessiva?) lunghezza di alcune tracce, pezzi come “Motoring” o “Drifting Deeper” non hanno che potuto riportarmi alla mente Siouxie and the Banshees e i Cult di “Rain”. Tutto questo condito da un mood che spesso (“Dead & Gone”, “Lose my way”) strizza l’occhio alla spensiarata malinconia dei Pulp. Per guardare più vicini a noi, invece, non si possono che menzionare, come “prossimità artistica”, i loro amici The Horrors.
Un disco molto variegato quindi, in cui comunque i TOY riescono a mantenere una buona coerenza e una certa dose di novità, almeno rispetto al panorama attuale.
Un buon disco, in perfetta sintonia con le condizioni climatiche. Un disco da 7-7,5. Perchè oggi proprio non posso essere di manica larga. Soprattutto pensando all’ATAC.