Francesco Blasilli per TRISTE©
Il secondo album è sempre il banco di prova più atteso per ogni band. E nel caso dei Klangstof, grazie al nuovissimo “The Noise You Make Is Silent”, l’esame è superato a pienissimi voti.
Ora i più si staranno domandando chi sono i Klangstof, figuriamoci quindi se conoscono il disco d’esordio “Close Eyes To Exit”, ma certo questa non può essere una colpa.
Basta pensare che il loro disco non è stato possibile nemmeno ordinarlo in negozio, visto che non fa parte del circuito di distribuzione italico.
Può starci, perché stiamo parlando di un terzetto olandese il cui leader, Koen van de Wardt, è cresciuto in Norvegia. Una band mezza olandese e mezza norvegese, forse un unicum nel panorama musicale italico.
Ma per rassicuravi che non siamo di fronte ad un vezzo un po’ snob dello scrivente, va sottolineato come del 2017 i nostri eroi parteciparono al festival di Coachella, prima band olandese della storia a calcare il prestigiosissimo palcoscenico.
Per identificali, si può dire che il loro groove ricorda gli Alt-J, ma con decisamente meno chitarre e più basi elettroniche e ambient che ricordano proprio le atmosfere notturne e isolate della Norvegia.
Il mood incantato e raffinato è la chiave di lettura dominante di un disco che si fregia di pezzi irresistibili come “Blank Page” e “New Congress, New Father” e di bellissime ballate postmoderne come “Death03” e “We Never Liked The Outcome” dove sembrano addirittura resuscitare i Radiohead di “Pablo Honey” e “The Bends”, per finire con l’ipnotica “Spending Hours”.
Beh, se non vi ho convinto ad ascoltarlo, peggio per voi.