Una Festa TRISTE© – Canzoni per tutte le cose che avremmo dovuto fare

How Long, How Long si chiede Bill Fay.

E ce lo chiediamo anche noi. Chiusi nelle nostre case (Home), diligentemente tiriamo avanti (Carry On). Ma forse è arrivato il momento di cambiare le parole (Change The Words).

In questo Inverno (Now, Winter Comes), che nonostante il cambio di stagione non è mai finito davvero, ci siamo allontanati gli uni dagli altri (We’ve Never Been This Far Before). Ma nonostante questo siamo sovra-stimolati (Overstimulated), incapaci di concentrarci sulle cose importanti (ADHD).

I giorni si alternano (Sunlight Follows The Night) e si ripetono come in un loop infinito (Repeat Neverending). E noi li lasciamo scivolare via (Let The Days Drift Away) senza farne davvero qualcosa, in attesa che qualcuno o qualcosa possa tracciare (Trace) la via d’uscita da questo tunnel.

In tutta l’attività di videochiamate e smart working, i silenzi (Silences are all the words I have) e le lacrime (Crying All The Time) sono tutto quello che ci rimane aspettando gli avvoltoi (Vultures) che sono già pronti a riprenderci il domani.

Ma io sono stufo (I Am Tired) di aspettare che tutto, compresi noi stessi, finisca da solo (I’ll Be Gone). Sono stufo che la gente venga trattata come dei ragazzini incivili, e che a sua volta non sappia più chiedersi il perchè (We don’t know how to say why). Ovunque siate (Wherever you are), comunque la pensiate, è arrivato il momento di lottare (Let’s fight) per cambiare le cose.

Combattere non per lasciarsi andare all’irrazionalità, ma perchè il prima possibile si possa riprendere controllo delle nostre vite ed avere un nuovo inizio (Start Again) in cui gli errori del passato (quelli economici, sociali, politici) non vengano più ripetuti. È un momento particolare, unico. In cui forse è davvero possibile pensare che con l’impegno di tutti le cose possano cambiare (Things Are Gonna Change). In cui inaspettatamente ci è data la possibilità di ripensare il mondo (Try Again) e di farlo in modo totalmente diverso da prima (Money is Memory), perchè il sistema che ci ha portati sin qui si è rivelato, grazie al glitch della pandemia, per quello che è: una sovrastruttura insostenibile.

Quello che avremmo dovuto fare possiamo ancora farlo. E tra questo c’è anche ascoltare la musica. E allora dopo tutte le parole eccovi anche la nostra nuova playlist, che raccoglie i dischi di cui vi abbiamo parlato (finora) su TRISTE© in questo 2020.

Ci vediamo presto.

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