The Cribs – Live at the Cavern

Tiziano Casola per TRISTE©

Questa notte a Liverpool/ Tra di voi/ Non sarà certo l’ultima/ Perché so che tornerò” cantava Ricky Shayne in “Vi saluto amici mods” e, a giudicare dall’andazzo della canzone, ho la netta impressione che Liverpool se la immaginasse come una sorta di costiera amalfitana del rock. Probabilmente perché erano gli anni del boom economico, dunque tutto ciò che parlava inglese appariva migliore e poi, banalmente, se da Liverpool arrivava una cosa così fantastica come i primi Beatles, doveva allora trattarsi di un posto bellissimo… E invece no, Liverpool è una schifezza, come la maggior parte delle città inglesi. Credo occupi il secondo o terzo posto nella classifica dei luoghi più spaventosamente disagiati che io abbia mai visitato (e badate bene che le altre due città sullo stesso podio sono comunque inglesi).

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Nation Of Language @Alcazar Live– Roma, 12/11/2022

(Nation Of Language ©Stefano Amoroso)

Francesco Giordani per TRISTE©

Per il mio ritorno ufficiale ad una fruizione “canonica” di un concerto rock (ovvero senza mascherine, capienze limitate o distanziamento) ho inconsapevolmente scelto una data curiosa, della cui stranezza mi accorgo solo ora, mentre batto alla tastiera le parole che state leggendo: 11/11/22. Non che possa dirmi esperto di cabala o numerologia ma tutti quegli 1 messi in fila, abbinati al loro doppio tondo tondo, per qualche oscuro motivo mi fanno pensare ad un secondo inizio, ad una rinascita, se così posso dire. Il senso di novità del concerto romano dei Nation of Language coinvolge peraltro anche altre circostanze legate all’evento.

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King Hannah @Largo Venue – Roma, 9/06/2022

Francesco Amoroso per TRISTE©

L’ultimo live report presente su TRISTE© risale al dicembre del 2019: la nostra Carlotta era andata a vedere Tamino alla Santeria di Milano.
Dopo di che il silenzio. Due anni e mezzo di vuoto. Di nulla, di serate spese chiusi nelle nostre case ad ascoltare, nella migliore delle ipotesi, i dischi dei tanti artisti che avremmo voluto vedere dal vivo.
Niente più concerti e, soprattutto, la brusca interruzione di quella condivisione, di quel consentire (provare un sentimento insieme con altri, ci spiega la Treccani) che è uno degli aspetti più importanti della fruizione musicale per chi, come noi, ama la musica profondamente, forse sopra ogni altra cosa.
Piano piano, però, tra scetticismo, timore ed entusiasmo (a Barcellona, in questi giorni, per il Primavera ci sono centinaia di migliaia di persone) l’attività live sta riprendendo ovunque e, benché mi sia sempre trovato poco a mio agio con il racconto dell’esperienza live, ho sentito che scrivere anche poche parole su uno dei primi concerti che mi hanno dato la sensazione di un lento ma (spero) irreversibile ritorno alla vita, fosse la cosa giusta da fare.

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Nick Cave – Idiot Prayer: Nick Cave Alone at Alexandra Palace

Francesco Amoroso  per TRISTE©

Quanto tempo è trascorso dall’ultima volta che avete visto un concerto dal vivo?
Per quanto mi riguarda lo so esattamente: tra dieci giorni saranno trascorsi 10 mesi.
Tra i tanti tour annullati, saltati, rimandati, in questo lungo tempo ho perso anche l’occasione di rivedere dal vivo Nick Cave, che sarebbe dovuto passare dalle mie parti questa estate. E, invece, anche Cave e i suoi Bad Seeds hanno, naturalmente, dovuto annullare le tappe europee e americane del loro tour mondiale, che si preannunciava come una produzione spettacolare che avrebbe incluso addirittura un coro gospel al gran completo.

Come hanno fatto tanti artisti molto meno noti e quotati di lui, anche Nick, tuttavia, ha pensato bene di alleviare la nostra attesa e ammannirci un succedaneo della sua performance live (di solito profondamente coinvolgente e trascinante).
Naturalmente (e non poteva essere altrimenti, visto che il buon Nick è uno che si prende sempre piuttosto sul serio) non si è limitato a mezz’ora di live dal suo tinello, ripreso con una telecamera fissa e un microfono da cinquanta euro, ma ha fatto, come solito suo, le cose in grande.

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Tamino (Miriam Mirage) @Santeria – Milano, 9/12/2019

Carlotta Corsi per TRISTE©

Ci sono cose nella vita che ti risucchiano, ti attraggono senza una ragione specifica o una logica definita, sono così e basta e anche e sopratutto nella musica, queste regole vanno completamente a farsi benedire.

Tamino, salta fuori un anno fa, quando un amico musicista, parecchio in fissa con arabesque vocali, mi passa Persephone, e come ennesima vittima sacrificale nella chat ormai composta di link e commenti in risposta tipo “che ci vuoi fà”, mi affretto ad ascoltarlo, tanto sicuro, sarà la solita roba. Beh, mi scatta l’amore.

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