The Valtari Mystery Film Experiment (Sigur Rós) @ Unplugged in Monti @ Black Market (Roma) – 9(10)/12/2012

Ah, l’Islanda. Ma quanto l’amiamo? Quanto ci piace l’idea di andarla a visitare? Però fa un bel freddo. Più di quello che blocca Roma a Gennaio con due dita di neve. Anche più freddo che in Molise. Però ora le compagnie low cost hanno aperto per Reykjavík e magari a luglio/agosto un pensierino si può anche farlo.

Gran parte del crescente amore che l’Islanda ha visto proclamarsi negli ultimi anni è senz’altro dovuto alla sorprendente produzione musicale/artistica che la piccola isola ha saputo regalarci. E i Sigur Rós hanno sicuramente giocato uno dei ruoli principali nel creare l’immaginario comune di questa terra.

sigurros

Il loro ultimo disco, Valtari, è uscito a Maggio di quest’anno. Un buon disco, che ricalca le atmosfere tipiche della band, senza aggiungere nulla di nuovo ma continuando a tenere molto alto il livello della loro produzione.

Quello che di nuovo hanno voluto proporci, però, è stato proprio il Valtari Mystery Film Experiment: la band ha dato a diversi registi (tra i quali anche Floria Sigismondi, Ryan Mcginley, Alma Har’el) un piccolo budget e li ha lasciati liberi di produrre dei video, lasciandosi ispirare dai brani del disco. Sedici video (o meglio sedici corti) sono stati prodotti e riuniti poi in un’unica proiezione, Valtary Film Experiment.

Tale proiezione è avvenuta in (semi) contemporanea in tutto il globo, compresi posti sperduti come l’Antartide. Fortunatamente, tra le varie location, anche Roma ha partecipato all’evento. E siamo molto contenti che ad aggiucarsi la possibilità di proiettare il film di Valtari siano stati Unplugged in Monti e, quindi, il Black Market, dove l’atmosfera ha sicuramente aiutato a meglio gustare le immagini (e i suoni) di questo evento.

Per quanto riguarda il film, non credo sia possibile fare una descrizione: tutti i registi, come suggerito, hanno puntato a “cogliere l’attimo” dell’emozione, trasportati dalle note dei Sigur Rós. Posso solo menzionare quelli che, a titolo strettamente personale, ho apprezzato di più, invitandovi comunque a vederli tutti sul sito stesso della band.

– Il curiosissimo ég anda di Ragnar Kjartansson

Leaning towards solace di Floria Sigismondi

Varúð di Inga Birgisdóttir

Ekki múkk di Nick Abrahams

Varúð (sì, ci sono più video ispirati dalle stesse canzoni) Björn Flóki

Fjögur píanó di Alma Har’el

Come detto però, ad ognuno il suo. E tutti meritano di essere visti, specialmente se in una bella atmosfera come quella di questa serata.

Ora tutti a prenotare per l’Islanda.

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