Spectrals – Sob Story – 2013

Una storia che fa piangere. Una storia triste.

Il nuovo disco di Louis Jones, aka Spectrals, ci chiama a gran voce. Noi, volentieri, rispondiamo.

Spectrals_SobStory

Spectrals, progetto inglese da Heckmondwike, cittadina immersa nello Yorkshire, è un nome che riecheggia nelle mie orecchie da anni. In particolare da quando il signor Jones partecipò ad uno split EP (2010) con una delle band che più mi hanno divertito negli ultimi anni: i grandissimi Fair Ohs.

Nel 2011 Spectrals fa uscire il debut album Bad Penny, disco che ad essere sincero non apprezzai moltissimo. Un disco onesto, ma incapace di attirarmi fino in fondo.

Sob Story segna invece un passaggio importante per Spectrals. Un disco più maturo, con un evidente cambio di sonorità. Un disco più “british” rispetto al precendente (ascoltatevi Friend Zone o In a Bad Way e ditemi se non vi viene subito in mente Alex Turner), dove alle influenze del paese natìo si mescolano a quelle del paese di registrazione (San Francisco, US).

Così alle atmosfere “gloomy” della cara vecchia Inghilterra si affiancano sentori di spensierato country rock americano (la bella Karaoke, così come Limousine e la titletrack Sob Story sono ottimi esempi di questa ibridazione).

Nel complesso un bel disco. Forse privo di picchi estremi ma al tempo stesso senza profonde lacune. Un disco che getta nuova luce su Luois Jones e Spectrals. Il disco della maturità.

E, come tutti sanno, la maturità porta con sè molte lacrime.

Voto: 7 (Sì, ora li metto anche io i voti)

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