Marica Notte per TRISTE©
Ogni mese ho una passione diversa. Alcune durano trenta giorni, altre molto di più, anche se devo metterle in sospeso per non arrestare il ciclo. Questo è il mese dell’astrofisica. Devo dire che quasi tutti noi da piccoli ponevamo domande inconsapevolmente scientifiche tipo “Papà, papà ma la Luna perché si muove se noi ci muoviamo?” e cose del genere che mettevano in difficoltà anche i genitori più disponibili al dialogo.
Poi a distanza di tempo arrivano film e missioni spaziali che alimentano questo genere di curiosità, come Interstellar e la simpaticissima (so che non è l’aggettivo più appropriato) Rosetta. E allora vai in libreria e cerchi libri semplici, dove le teorie e le equazioni matematiche/fisiche occupano pochissime righe, i quali ti danno l’illusione di capirci qualcosa e questo basta a rallegrarti la giornata.
Questo per le passioni mensili, poi ci sono quelle annuali o meglio quelle che dureranno per molto tempo, come la musica che quotidianamente regala piacevoli sorprese. Come Clare Quinn.
Clare Quinn è una giovane cantautrice australiana (Brisbane) dalle melodie tipicamente indie-folk che con la sua intensa e dolce voce regala momenti di relax solitario. La sua discografia inizia nel non lontano 2011 con la pubblicazione di Memories, seguito un anno più tardi da By the Water’s Edge, e nel 2013 da Emerald, per arrivare, nell’Ottobre scorso, al bellissimo Dreaming.
Nei lavori precedenti quest’ultimo EP, Clare si presenta con canzoni non pretenziose, come l’allegra Caught in the Rain, contenuta in Memories, o come la dolcissima Ode to Life (presente in Emerald) racconto di un’avventura scozzese stile filastrocca. Questi tre album sono percorsi musicali che le hanno permesso di crescere e concretizzare maggiormente la sua bravura che può essere apprezzata al meglio proprio in Dreaming.
In pezzi come Blizzard e Breath of Each Day Clare Quinn riassume la sua capacità sia come autrice che come musicista e lo fa senza dilungarsi troppo, in questo EP che dura per l’esattezza 14:77 minuti.
Oltre la carriera da solista, Clare collabora con Lawrence Menard dando vita al duo Those Folk che a detta di entrambi nasce da questa idea: “The power of music on the streets of Edinburgh”.
E in effetti in Pacific Passage, questo il nome dell’album uscito anch’esso lo scorso Ottobre, sembra di fare un breve salto nella capitale scozzese. Per capire la bellezza di queste composizioni, date un ascolto a Too Good To Be True e all’incantevole Willow Tree.
Dalle ultime notizie sembra che la cometa intercettata da Rosetta abbia prodotto una melodia. Anche a milioni di chilometri dalla Terra la musica viaggia nello spaziotempo.