“Esiste una forma più profonda di diniego universale: l’incapacità o il rifiuto di “vivere con” o “affrontare” continuamente verità spiacevoli”.
Il primo lavoro da solista di Kid Trails mi ha fatto venire in mente un libro che ultimamente sto divorando di Stanley Cohen. Ed è proprio vero che non sempre siamo pronti ad ammettere a noi stessi qualcosa di spiacevole.
Ma andiamo con ordine
Patrick Jeffords, aka Kid Trails, già conosciuto professionalmente come bassista per gruppi, tra i quali spicca la collaborazione con Toro Y Moi, ha da poco presentato il suo primo EP da solista, Naming, in cui ha avuto tutto il supporto dei suoi (molti) compagni di viaggio (che non manca di nominare nei ringraziamenti).
Un progetto di sole quattro tracce, scritte e arrangiate da Jeffords, tranne l’ultima Peolple has it hard, cover dei The Coleman Family. La scelta di inserire il brano è molto sentita, perché il testo porta un affresco molto chiaro del reale: situazioni quotidiane in cui possiamo riconoscerci, come le bollette a fine mese da pagare o la fragilità dei rapporti.
“there are so many broken hearts, and they’re breaking up every day, and every time you turn around, there seems to be another bill to pay”.
I testi di Naming hanno un peso molto importante, e sono in grado di fare presa su chi ascolta il progetto. Le parole di Jeffords esprimono una verità che portiamo dentro, tolgono alle nostre spalle pesi difficili da sostenere. Come in Calm Down
“living and dying in the twenty first century oh, can’t you see we’re all just cursed with greed and apathy? sure my soul could fetch a price and baby if I could then I would sell it twice let’s go way down below”
Al tempo stesso, però, le melodie sono giocose, pop, affascinanti, leggere, pulite. I suoni arrivano come un’ondata di freschezza. Non posso farne a meno, adoro i contrasti! Generano dinamicità e sorprendono ogni volta. Ma la potenza della musica è questa: da sostegno alle nostre emozioni espresse in parole.
E allora il prodotto finale diventa da onorificenza universale, per il buon svolgimento di una missione cosmica.