Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©
Questo Inverno a livello di mal di gola/raffreddore/febbre sono stato peggio del solito.
Ok, io dico sempre di stare male, specialmente nella stagione fredda, quindi non risulto molto credibile. Però quest’anno è stato un continuo alternarsi di miglioramenti e peggioramenti: mai stato malissimo, ma al minimo freddo o alla minima stanchezza ecco tornare tosse, raffreddore e qualche linea di temperatura. Una tragedia insomma.
Mai come quest’anno ho voglia di un po’ di sole caldo e di un po’ di mare.
Non necessariamente dell’Estate. Ma proprio del passaggio verso la Primavera, quando è possibile tirare giù i finestrini della macchina e quando il Sole illumina la curva dietro la quale si apre qualche meravigliosa insenatura.
Certo quello da me evocato non è il paesaggio tipico (nè il clima) di Austin, Texas. Ma l’EP di esordio dei Why Bonnie sembra perfetto per aiutare a proiettarmi in avanti di qualche mese quando (forse) riuscirò finalmente a stare un po’ meglio.
In Water (anche il titolo non può che darmi gioia) è composto di 4 tracce di ottimo bedroom pop in cui la continua presenza di chitarre elettriche molto distorte e dilatate contribuiscono a quella venatura rock/shoegaze che riesce a dare maggiore respiro e freschezza ai pezzi della band.
Esempio di questo è proprio il brano di apertura, Made Of Paper, ottimo anche come singolo dell’EP. Più dreamy sono invece le atmosfere di Practice mentre la conclusiva Walking Like This sembra essere un piccolo riassunto di tutte le “colorazioni della band”, compresa quella più rock presente in Bright Boy.
Ma se, come dicevo, le sonorità di In Water aiutano a trasportarmi verso la bella stagione, sarebbe un errore lasciarsi ingannare dalla bella voce di Blair Howerton e dalle melodie (che pure lasciano trasparire un gusto agrodolce) costruite da Kendall Powell, Mitchell Lamon ed Ham Soudek: le liriche mostrano come i Why Bonnie siano portati alla riflessione e al dare vita, in musica, a quelle difficoltà e quelle contradizioni che riempiono la vita.
Un ottimo EP di esordio, che speriamo possa essere seguito da un più corposo debutto nel breve futuro. Io intanto cerco di passare l’Inverno, sperando di tornare presto ad uno stato di salute accettabile.
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