Peppe Trotta per TRISTE©
Trovarsi in mezzo alla folla e riconoscersi, sentire immediata un’empatia calda e penetrante percependo che chi si ha di fronte diverrà una parte imprescindibile del proprio essere.
Non è certamente qualcosa che accade spesso nella vita eppure succede, segnando la nostra esistenza in modo profondo.
Che si tratti di passione o amicizia poco importa, l’essenziale è la portata emozionale che quel sentimento esprime.
Nella musica di Chris Hooson ha sempre avuto un posto speciale l’amore per la moglie Johanna, non è quindi una novità ritrovarlo cantato ancora una volta in “The Indestructibility of The Already Felled”, così come è evidente il rapporto simbiotico che unisce l’artista inglese a Quentin Sirjacq, sodalizio divenuto negli anni preziosa amicizia oltre che affinità musicale.
Da tali premesse ha tratto origine un nuovo condiviso tragitto sonoro, che si nutre pienamente di questa comunanza e che, nelle intenzioni di Hooson, decreta la conclusione del suo lungo percorso a firma Dakota Suite.
Scritto e registrato in un arco brevissimo di tempo durante un soggiorno giapponese, il disco è interamente permeato dalla peculiare visione di quella terra d’oriente che tanto ha influenzato il sentire dei due musicisti, fino a tradursi in distinta eco che in alcune tracce del lavoro assume la forma di evocativi riverberi e flebili ceselli percussivi ispirati alla sua tradizione.
Essenziali e rade sono invece le parole che ritroviamo lungo gli undici capitoli di questo struggente canto del cigno, due volte scaturenti dalla collaborazione tra Hooson e Chantal Acda (“My Thirst For You Is Where I Hide”, “How Scared I Am To Live”), un’altra affidate interamente alla scrittura di Kathleen Edwards (“Away”), narrazioni emergenti tra malinconiche maree che si dispiegano silenti e vaporose come fragili pensieri spinti da una lieve brezza portatrice di confortante ristoro.
Una delicata traiettoria intimistica che si espande tra poche sussurrate ballate e cristalline trame strumentali spesso composte dal solo pianista francese, un andare quieto attraverso le emozioni che la vita ci consegna, trasformate in indelebili attimi plasmati con disarmante immediatezza.
Grazie del consiglio, disco che è un gioiellino….
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