Piove ed è grigio. Piove ed ho il camino acceso. Piove e non sono a Roma (almeno non sono a litigare con l’ATAC). Ma tutta questa pioggia un pò di malinconia te la porta. E allora vorresti essere più vicino a persone e luoghi che ti sono nel cuore.
Country Sleep è il debut album di Winston Yellen, aka Night Beds. Un album (in parte) nato come fuoriscita da un periodo non troppo felice dell’artista, che aveva perso lavoro, ragazza e pure casa. Insomma un pò una mezza tragedia. Ma il disco è, appunto, la fuoriuscita da questo periodo. E’ malinconico. Non depresso. E guarda avanti.
Winston Yellen ha una voce splendida e impacchetta un disco “onesto” e intimo, che scava nella tradizione statunitense ma che contemporaneamente risente dell’influenza di artisti ben più recenti: Fleet Foxes, Bon Iver così come The Head and The Heart sono sicuri compagni di strada di questo lavoro.
“Even If We Try”, “22” e la splendida e struggente “Cherry Blossoms” sono solo alcuni esempi di come questo disco di debutto sia già un album carico di maturità. Nonostante qualche pezzo caschi in qualche facile clichè, il prodotto nella sua totalità merita sicuramente un ascolto attento che possa far arrivare appieno il mood dell’artista.
Un disco da camino e whisky. Senza buttarsi troppo giù però, mi raccomando.
Non può piovere per sempre, perciò stai su, e smettila col whisky… Non ti fa bene quella merda. Ti ucciderà un giorno.
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