Peppe Trotta per TRISTE©
È ormai da molti anni che noto come i gruppi che emergono dal cosiddetto indie italiano sembrino fare a gara nello scegliere le denominazioni più assurde, spesso sfiorando il ridicolo. Non so a cosa sia dovuto e personalmente ritengo che questo trend ben rappresenti un vuoto qualitativo che tante volte si nasconde sotto queste sigle.
Esattamente agli antipodi si pone la scelta operata da Fraser McGowan quando ha iniziato il suo personale percorso musicale adottando lo pseudonimo Caught In The Wake Forever, vero e proprio verso capace di restituire liricamente il portato emozionale che da sempre accompagna le sue traiettorie sonore.
Dopo un’attesa un po’ più lunga del solito, uno iato interrotto lo scorso autunno dall’uscita di un lavoro in collaborazione con Euan McMeeken/Glacis, McGowan torna a pubblicare un nuovo solitario capitolo che lo vede alle prese con un approccio compositivo differente, ma sempre proiettato verso la costruzione di percorsi narrativi ammalianti.
Le sette tracce di “Wayponts” che vedono costantemente ibridarsi frequenze sintetiche e trame armoniche, a tratti scandite da morbide pulsazioni, hanno un’origine distante nel tempo risalendo ad una serie di sessioni di improvvisazione registrate quattro anni fa e sono il risultato di un lento processo di rimodulazione e rifinitura di quel materiale.
Accantonando ancora una volta l’elemento vocale e combinando sapientemente le diverse componenti di un linguaggio eclettico che ha visto alternarsi intimistiche confessioni folk, crepitanti derive ambientali e sinuose visioni cosmiche, il musicista scozzese realizza una coesa navigazione tra malinconici paesaggi che si svelano gradualmente attraverso un andamento sinuoso e spesso contemplativamente ipnotico.
Evocative stille pianistiche risuonano emergendo da fondali flebilmente granulosi disegnando placidi ambientazioni pervase da un senso di onirica quiete che permea l’intero percorso generando un viaggio sensoriale avvolgente, capace ancora una volta di rapire e proiettare verso un universo risonante intenso e vibrante, caught in the wake forever.
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