Non so che tipo di compleanni abbia avuto questo timidissimo (al limite del patologico) cantautore inglese, ma è evidente che io ne ho avuti di più piacevoli. Infatti non stupisce il piglio malinconico, triste (senza ©) quasi senza speranza che sembra essere alla base della composizione delle sue canzoni. Forse non è il più adatto degli ascolti da fare in un dopo elezioni che ci lascia esterrefatti, ma soprattutto confusi, di fronte ad un futuro che potrebbe essere peggiore del passato recente. Nonostante il mood pessimista, e in questo sta la forza di Henson, questo discendere negli inferi delle sue emozioni in realtà ci dona musiche e liriche che non affondano mai, probabilmente sostenute dalla purezza e dall’onestà che riescono a trasmettere. Ma ora devo smetterla di fare politica.
Keaton Henson – Birthdays – 2013
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