Concentrarsi sull’essenza delle cose, spogliarle da ogni inutile orpello, per evidenziarne la reale portata.
Una visione semplice ma non semplicistica, perfettamente sintetizzata dal paradigma miesiano “less is more” che ha segnato la mia formazione universitaria fino a divenire esteso approccio al fare e che con insistenza ritrovo in tante espressioni artistiche a me congeniali.
Un ricorrere ad un lessico centrato e minimale che è una delle ragioni che mi ha irresistibilmente condotto alcuni anni fa alla scoperta dell’algido universo sonoro di Birds of Passage.