Red Red Eyes – Horology

Horology

Francesco Amoroso per TRISTE©

Passerò per il solito vecchio trombone, ne sono consapevole. Farò l’effetto di quel vecchio Zio che ogni volta ci racconta la stessa storia, si ripete all’infinito e vagheggia (e vaneggia) i tempi andati come un’età dell’oro oramai lontana e dimenticata.
Correrò il rischio. Del resto questa rappresentazione non è poi così lontana dalla realtà.

C’era una volta un’epoca nella quale i dischi si compravano a scatola chiusa o quasi. Anche quelli degli esordienti. Bastava leggere una recensione interessante, ascoltarne un brano eccitante e il gioco era fatto. E quando si ascoltava per la prima volta un album nuovo, il brivido della scoperta andava di pari passo con il timore di aver investito in maniera sbagliata la sudata paghetta.

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