I sleep in late
Another day
Oh what a wonder
Oh what a waste.
Perchè se dormi fino a tardi vuol dire che magari la sera hai fatto cose bellissime. Ma probabilmente no.
Courtney Barnett e il suo doppio EP dal titolo (e dal contenuto) bellissimo.
La prima cosa che colpisce di questa artista Australiana (from Melbourne) sono i testi. La capacità di raccontare storie quotidiane mescolando (auto?)ironia, sentimento, un’ottima capacità descrittiva e un pizzico di “assurdo” à la Pavement (ripresi anche nelle sonorità di alcune canzoni), è il vero marchio di fabbrica di Courtney Barnett. Proprio per questo vi invitiamo a non limitarvi all’ascolto, leggendo con attenzione i testi delle canzoni, che potete (in parte) trovare in queste pagine.
Pubblicato per l’interessante Milk Records, questo disco è come dice lo stesso titolo la raccolta di due EP, I’ve Got a Friend Called Emily Ferris (2012) e il recente How to Carve a Carrot into a Rose (2013). I due dischi si uniscono per diventare A Sea Of Split Peas. Per chi come me ama i Pavement, questi titoli da soli basterebbero ad innalzare Courntey a personale idolo dei prossimi mesi.
E se le doti da “scrittrice” sono come detto la marcia in più della giovane Australiana, non per questo il lato sonoro è di minore interesse. Attegiamento DIY e suoni lo-fi con una forte venatura “bluesy” ben supportano il racconto di Courtney.
In alcuni momenti il fatto che questo album sia l’unione di due EP è ricordato dalla percezione di una certa “distanza” tra i diversi pezzi, ma nel complesso il lavoro di Courtney Barnett risulta di altissimo valore: con Avant Gardener, History Eraser, Lance jr. e Canned Tomatoes (whole) a risaltare sulle altre canzoni, questo disco/raccolta è una piacevolissima scoperta.
Voto: 8. Perchè mi è presa la voglia di sbilanciarmi.
I got drunk and fell asleep atop the sheets but luckily i left the heater on.
Eccovi lo streaming
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