Field Day Festival 2014 @Victoria Park – London

Non c’è due senza tre. E per dimostrare tutta la nostra gratitudine agli organizzatori del Field Day Festival, compriamo i nostri biglietti con mesi  d’anticipo, senza sapere chi saranno gli headliner, così, a scatola chiusa.

E la  scatola si rivela un concentrato di elettronica piuttosto che di rock. Meglio specificare che per la prima volta il festival viene spalmato su due giorni:  il primo (il festival vero e proprio) molto più elettronico del passato, a partire dal tendone Bugget Out! quello dove tutte le volte che entro mi viene offerto di tutto (chissà perché..); il secondo giorno invece ruota attorno ai Pixies. Già, la band che torna a suonare live per l’unica data londinese del 2014 e porta con se Pond, Temples, Telegram, Future Islands e The Horrors.

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Arriviamo al Victoria Park in una giornata che era partita malissimo (15 gradi e temporale) ma che attorno alle 2 del pomeriggio si trasforma in un soleggiato e caldo pomeriggio estivo. Prima delusione della giornata per TristeRoma: lo stand delle pies quest’anno non c’è, poco male per TristeLondra che scova lo stand delle specialità portoghesi e sviluppa una dipendenza per le Pastel de Nata. Partiamo con l’idea di vedere il live  di Thurston Moore che però si rivela un po’ noioso, passiamo quindi a Jakko Eino Kalevi prima di passare a quello che è l’eroe della giornata: Omar Souleyman.

Un live bellissimo, il pubblico balla, ride e si diverte, un po’ di meno il musicista tuttofare che accompagna Omar (o forse il contrario, non so) che da li a poco deve aprire uno stand di dolci in cui dovrà fingere un accento francese per due giorni. Omar voto 8, Pastel de Nata dello stand del finto francese 7. Bravi.

Ritorniamo al tendone dello Shackwell Arms per ascoltare All We Are (ok, ma niente di più) e Teleman. I secondi bravi ma ci lasciano andare a conclusioni diverse: Roma li apprezza molto, Londra – che li adora – non è molto soddisfatto del suono. Ad ogni modo si meritano un 7.

Sono le 5 del pomeriggio e iniziano i primi clash, andiamo tutti a vedere Ghostpoet ma poi ci dividiamo: Warpaint per Roma, Jamie XX per Londra.

Ghostpoet è l’highlight del festival. Ha classe da vendere, non solo per l’outfit (completo blu camicia bianca) ma perché è uno spettacolo nel vero senso della termine, l’unico problema è che avrebbe bisogno di in una venue più adatta alle proprie caratteristiche. Voto 9.

Jamie XX dal vivo è bravissimo e lo capisci dalla gente che letteralmente assalta il tendone Bugged Out!. Io come al solito vengo fermato altre mille volte dai pushers… Voto 8.

Passiamo poi a Courtney Barnett (7) che fa un live tirato e noise che entusiasma Roma e lascia Londra felice ma non esaltato. Del resto da li a poco ci sarà Jon Hopkins a deliziarlo con un live intenso e palloni colorati che volano in aria spinti dalle braccia del pubblico. Sole in faccia fino alle 9 di sera e capisci perché tutti ma proprio tutti sono felici. Voto 8.

Poi si va a vedere SBTRKT che finalmente non ci tira il pacco, ma c’è troppa gente, quindi andiamo veloci a vedere il nostro pupillo East India Youth, passato in un anno preciso dall’essere piazzato sul palco a mezzogiorno all’essere co-headliner del secondo tendone più importante. Live autentico, emozionale ed entusiasmante. Voto 8.5.

Si chiude coi Metronomy che anche nella dimensione live mi lasciano un po’ indifferente.

La seconda giornata, ci regala soprattutto il live dei Future Islands, davvero un live da vedere. Samuel T. Herring è un frontman eccezionale, nonché l’unico vero motivo per cui i FI sono una band così conosciuta. Diciamolo chiaramente, senza di lui, sarebbero una band anonima. Voto 8.

Poco prima abbiamo assistito alle performance di Temples – ok ma niente di più, Telegram – bravi e rumorosi ma ancora molto acerbi live, e The Horrors – che ormai sono andati fuori tempo massimo.

Dei Pixies non ne parlo. ahahahaha

Ci vedremo l’anno prossimo, Field Day, nel frattempo noi vediamo se andare al Primavera.

PS: dalle 4 in poi abbiamo passato il tempo a mimare i gesti di Omar Souleyman.

PPS: miglior commento della domenica: ” secondo me il cantante dei Future Islands di cognome fa Esposito”. ahahahhahahahaha

4 pensieri su “Field Day Festival 2014 @Victoria Park – London

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