H. Grimace – I Am Material EP

Il mio grandissimo amico e co-fondatore di TRISTE©, il londinese, sta per lasciare la capitale inglese per nuovi lidi. Se da un lato sono contento per lui, che sembra entusiasta (strano, eh?) di quello che gli riserverà il futuro, dall’altro sono un po’ sono dispiaciuto perchè mi mancheranno le frequenti scorribande con lui in terra d’albione e a Londra. Non che non potremo più farle, ma fino ad ora poteva anche ospitarmi e farmi risparmiare i soldi dell’alloggio (ehm).

Ma sono sicuro che l’Inghilterra tutta e la sua capitale rimarranno nel suo cuore e sopratutto nelle sue orecchie, perchè in quelle terre poco baciate dal sole la vena creativa sembra non mancare mai. Ed allora in onore di tutto questo e non solo, eccovi una nuova band da tenere d’occhio: gli H.Grimace e il loro nuovo EP.

HGrimace_IAmMaterialNon lasciatevi distrarre dalle immagini. Il soft porn patinato ha poco a che vedere con il quartetto di Londra nato, pochi anni fa, dalla volontà di Hannah Gledhill e Asher Preston. A loro si uniscono poi Shan Pasha e Marcus P. Browne a comporre una formazione unita dalle influenze del surf anni ’70, del garage, del post-punk e delle dissonanze grunge dei ’90s.

Usciti già lo scorso anno con interessantissimo EP (che potete ascoltare qui) gli H. Grimace non perdono tempo e ad inizio 2015 rilasciano queste nuove 6 canzoni che confermano le qualità della band.

Dietro il lavoro degli H. Grimace c’è proprio il tenere assieme tutti i riferimenti citati, spesso arrichiti dalla ricerca, nonostante tutto, di una linea melodica che in certi momenti si rivela anche particolarmente catchy. Come in Great Divide, il pezzo che forse maggiormente risalta sugli altri.

Se in certi momenti si possono trovare somiglianze con le sonorità shoegaze, il suono della band rimane più crudo e diretto, figlio proprio del post-punk e delle atmosfere grunge.

L’EP si conclude poi in bellezza con un pezzo più dreamy e psychedelico, la bella Wasted Son, a conferma di quanto variegate siano le possibilità (e potenzialità) di questa band.

Tanti sono i “centri” musicali del mondo, alcuni salgono altri scendono, in continua evoluzione. Londra rimane sempre lì. E anche se te ne allontani sai che un pezzetto di cuore lo lascerai sulle sponde del Tamigi.

Detto questo, caro collega futuro ex-londinese, prepara un divano letto che verrò a sfruttare il tuo appoggio anche nella tua nuova residenza.

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