Giacomo Mazzilli di, da, per, a TRISTE©
I come with troubles.
Forse dovrei scriverlo dappertutto prima di intraprendere qualsiasi percorso. Mi piace adagiarmi sul fondo delle cose pancia all’aria e osservare tonnellate di informazioni sospendersi sopra di me. La reattività non è il mio forte in questo tipo di cose.
Ma perché mai dovrebbe esserlo?
In questo mondo che ci chiede dinamicità, connettività e reattività, doniamo pacatezza, silenzi e lentezza.
Make it slow: keep me special darling, cause I love you baby. Siamo rivoluzionari! è un imperativo – ed una particolarità della lingua italiana non poter riconoscere un indicativo presente da un imperativo.
Le Girl Ray sono una creatura meravigliosa, delicata, fragile e sospesa fra la fanciullezza e l’età adulta. In qualche modo inconsapevole della propria bellezza.
Dicono di ispirarsi a (fra parentesi il livello d’amore che nutro nei confronti di ciascuna band, dove 0 corrisponde a “Ti amo come Marisa Laurito” e 10 corrisponde a “Ti amo come Enrico Annoni“) Neutral Milk Hotel (voto 10), Pavement (voto 8.5), Cate Le Bon (voto 8).
Insomma un Mix di anima, cervello e sarcasmo che non poteva lasciarmi indifferente: le adoro.
E sembra che non sia il solo: il singolo uscito il 25 Novembre scorso è già sold-out e verrà ripubblicato l’8 di Gennaio (da Moshi Moshi, quell’etichetta che come noi ha una passione per gli ideogrammi Giapponesi <3)
Trouble doesn’t come with troubles: sdraiatevi a pancia all’aria, guardate in alto e lasciate che l’amore prenda il sopravvento, con pacatezza, silenzi e lentezza.
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