Federico Madeddu Giuntoli – The Text and the Form

Peppe Trotta per TRISTE©

Il tempo viaggia veloce assecondando i dettami imposti da un vivere postmoderno sempre più frenetico e poco incline alla riflessione. Esserci sempre, produrre instancabilmente, seguire le linee del gusto imperante. Eppure in tutta questa frenesia c’è chi riesce ad essere voce fuori dal coro, chi sceglie la propria strada interrogando se stesso piuttosto che adeguarsi. E da questa premessa spesso nasce linfa fertile distillata con grazia inusuale e capace di colpire dritto al cuore.

È esattamente questa l’essenza rintracciabile nel lavoro d’esordio di Federico Madeddu Giuntoli – debutto musicale parziale viste l’esperienza pregressa come componente dei DRM – preziosa raccolta di delicate miniature nutrite da un impressionismo elettroacustico debitore al tempo stesso di istanze sonore tipicamente occidentali e attitudini ascrivibili a chiare attitudini del pensiero del Sol Levante.

Sono pochi i tratti necessari all’artista pisano per dare corpo alle sue istantanee emozionali, sono sufficienti essenziali risonanze che alternano e accostano frammenti acustici, frequenze vocali ed echi ambientali flebili.
La magia delle fugaci visioni risultanti risiede tutta nella capacità di innescare suggestioni contemplative in un arco temporale minimo, nel riuscire ad essere compiute senza dover divagare o servirsi di sfumature in eccesso.  

I fraseggi di pianoforte, così come gli arpeggi di chitarra innescano paesaggi onirici affini alle coordinate stilistiche della 12k – non a caso la title-track ospita il canto di Moskitoo – in particolar modo all’incanto degli intrecci armonici di Federico Durand (H Theatre) e sanno accogliere e coniugare ugualmente fugaci linee ritmiche (Inverse, Unconditional) e avvalersi del valore propositivo dei vuoti utilizzati come spazio di dilatazione (#8).

È un universo introspettivo creato con minuzia quello ideato da Madeddu Giuntoli, un territorio che sfugge a costrizioni spazio-temporali prediligendo il libero riverberare di sensazioni profonde offerte con disarmante immediatezza.

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Un pensiero su “Federico Madeddu Giuntoli – The Text and the Form

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