Questi assaggi di caldo mediterraneo in terra d’Albione, mi hanno fatto fare uno shuffle clamoroso alle playlist di iTunes. Via Daughter (a malincuore), Low, Flaming Lips e James Blake, dentro Wardell, Mikal Cronin (che in realtà non se n’è mai andato – che sia il disco dell’anno?), Valerie June, Sweet Baboo e soprattutto The Orwells.
Il nuovo EP del quintetto, Other Voices, è un’endovena di energia e chitarre che arriva al momento giusto di quest’estate 2013 e ricorda un po’ (sempre per non essere troppo autoreferenziali) i nostri amati Parquet Courts.
L’EP è trascinato dalla title-track: una furente cavalcata punk-rock che più fresca non si può, interessante al punto da attirare le attenzioni di nientepopodimeno che Dave Sitek (conosciuto agli autistici dell’Indie Rock – me – come tastierista ed unico membro bianco dei TV on The Radio ma anche come produttore degli Yeah Yeah Yeahs).
La seconda traccia infatti non è nient’altro che una versione ripulita e perfezionata dal taglia e cuci magistrale di un guru della produzione. Blood Bubbles è invece una classica ballata reverber-rock di qualità, mentre Head è un pezzo che ricorda i Black Lips. Si chiude con una versione live di Mallrats in cui tutta l’energia di questi ragazzini viene alla luce in maniera strabiliante.
Un EP, cinque pezzi da paura. Sarà l’estate che finalmente è arrivata, sarà il momento particolare, ma non credo che queste canzoni usciranno dalle mie playlist per un po’.
Voto 8. Fresh. Mica come l’estate in Illinois…