Peppe Trotta per TRISTE©
“Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”. Mi consola sempre questo pensiero quando mi ritrovo a riflettere su qualcosa che avrei voluto fare diversamente. Non sempre però c’è modo di ritornare sui propri passi e correggersi.
Con le canzoni invece spesso al ripensamento si può dare corpo e lo dimostra Where Have You Been All My Life?
Reduci dal loro terzo disco Darling Arithmetic (di cui vi avevamo parlato qui), che ne ha sancito un ritorno verso un registro folk più delicato ed essenziale, i Villagers di Conor O’Brien pubblicano un nuovo lavoro frutto di una sessione live catturata ai RAK studio di Londra.
È proprio questo ritorno ad un songwriting più intimo e viscerale che unisce i dodici brani estrapolati dalla registrazione, tutti provenienti dai tre loro album (la maggior parte dall’ultimo) ad eccezione di Memoir (scritto da Conor O’Brien e inciso da Charlotte Gainsbourgh) e della cover di Wichita Lineman posta in chiusura.
Se questa rielaborazione in fondo aggiunge alle tracce di Darling Arithmetic soltanto una maggiore leggerezza e scorrevolezza frutto dell’esecuzione dal vivo, in altri casi (The Waves, Set the tigers free) riesce a dare nuova vita e a trovare una dimensione più consona alle attuali inclinazioni stilistiche della band.
In conclusione Where Have You Been All My Life? ribadisce la bontà di un punto d’arrivo, piuttosto che essere una semplice sintesi di questi primi cinque anni dei Villagers ed è proprio questo a renderlo un album da non lasciarsi sfuggire.
Di certo O’Brien e soci non sono degli stupidi e sono più vivi che mai.