Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©
A volte può succedere di sentirsi soffocati dalle cose che amiamo.
Può essere una persona, un lavoro, ma anche un piacere qualunque o un’idea. E per questo ce ne allontaniamo. Vogliamo cambiare.
A volte si rivela un bene. A volte ci accorgiamo che ci manca qualcosa. E ci ricaschiamo.
Forse è quello che è successo anche a Neil Pennycook che nel 2014 aveva abbandonato il suo progetto di lunga data a nome Meursault per dedicarsi ad altro (in verità, cambiando moniker…).
Ma per nostra fortuna già lo scorso anno Neil ci ha ripensato ed è tornato con I Will Kill Again (nome azzeccattissimo). Ora, ad inizio 2018, ci regala una nuova uscita (purtroppo solo in digitale…) dal nome complesso: Fuck Off Back to Art School & Other Stories.
La cosa che sempre colpisce nei componimenti del musicista di Edimburgo è come la delicatezza e la melodia siano sempre perfettamente mescolate alla continua sperimentazione. Ma in questo nuovo lavoro è il contrasto è ancora maggiore.
I pezzi, che sempre nascono da una matrice folk, sono a volte “graffiati” da sperimentazioni non lontane dal noise (come nell’ottima Strong Armed Son o in The Unreliable Narrator), altre da suoni più acidi (come in Jenifer, Beaten o Small Victories).
Quello che sicuramente è presente in abbondanza è la capacità di Neil Pennycook di toccare i sentimenti. Il culmine e il sunto di questo disco è forse raggiunto dalla splendida New Boy. La voce di Neil (che qui un po’ ricorda quella di un altro scozzese da noi tanto amato, King Creosote), ci trasporta in una ballad lo-fi intrisa di un forte retrogusto malinconico. Un pezzo che non esce più dalla testa. E capace di mettere i brividi.
Ma il disco, come spiega l’autore, va ascoltato e introiettato come un unico quadro. Ciascuna delle tracce di Fuck Of Back to Art School & Other Stories è in verità una breve storia (di “orrore urbano”, come dice lui), che seppur non collegata alle altre, fa parte dello stesso contesto e addirittura è da pensarsi come “svolta” nella stessa giornata.
Il disco fa parte di un progetto più ampio che vedrà proprio le varie canzoni riproposte in vari formati: dal fumetto al film, alle performance dal vivo. Questo, ancora una volta, a testimonianza dell’eclettismo e della bravura di questo artista.
A volte è bene ripensare alle proprie scelte. A volte si è troppo affrettati. Per questo ogni tanto è meglio guardarsi indietro. E tornare a fare quello che amiamo.