Amaya Laucirica – Rituals


Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©

Marzo è pazzo. Sì, lo sappiamo tutti. Quantomeno nell’emisfero boreale.

Sole, pioggia, caldo, freddo. Un mese confuso. Un mese, almeno per me, di confusione. Cose diverse che si mescolano, belle e brutte. Nubi che arrivano e che se ne vanno. E soprattutto non ho la più pallida idea di come cazzo debba vestirmi.

Alla fine dei conti, forse, spero solo che questo mese passi in fretta.

Nell’emisfero australe, Marzo non corrisponde al nostro mese imprevedibile. Certo è che la nuova release di Amaya Laucirica, uscita proprio all’inizio del mese, sembra la perfetta colonna sonora per accompagnare le incertezze di questo periodo dell’anno.

Con due album alle spalle, la cantautrice australiana arriva alle nostre orecchie per la prima volta con Rituals, un disco davvero impressionante per qualità e produzione. Già dal primo pezzo, Little Clouds, possiamo entrare nel mondo “nebuloso” e dreamy di Amaya.

Tutte le tracce trasportano l’ascoltatore con le loro atmosfere eteree, in cui la band composta da Andrew Keese, Hugo Cran e Giles Simon è sempre al servizio delle melodie vocali di Amaya.

Anche in pezzi come le belle Sometimes e More Than This, dove aumentano i ritimi (e le distorsioni), il mood rimane comunque invariato: una continua sospensione, al di sopra delle nubi, come in attesa che le certezze, da un momento all’altro, possano arrivare.

In questo senso la ballad dreamy Still So Young (bonus track che chiude il disco) sembra essere il degno riassunto di un disco capace di riscaldare positivamente l’ascoltatore, pur lasciando sempre un retrogusto malinconico.

A detta stessa dell’artista, i riferimenti (tra gli altri) sono quelli dei Cocteau Twins o (più recenti) dei Beach House: il risultato finale di questo Rituals è comunque in grado di mantenere una sua peculiare originalità, data proprio dalla voce di Amaya. Pezzi come la bellissima All Of Our Time (che si sposta verso atmosfere indie-pop), Under The Tide e Could This Be sono davvero delle gemme di grande valore.

Lasciamoci trasportare dalle melodie di questa bella scoperta e cerchiamo di superare le incertezze di questo Marzo. Almeno nell’emisfero boreale.

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