TRISTE© Radio per Indi(e)pendenze

Francesco Amoroso per TRISTE©

The world is collapsing / Around our ears / I turned up the radio / But I can’t hear it.
(R.E.M. – Radio Song) 

Vi siete mai chiesti quale sia il ruolo della Radio nella diffusione della musica, in questi anni dello streaming selvaggio?
A me capita spesso di farmi domande (oziose) del genere, forse perché la radio è stato un mio grande amore e perché è stata per me il veicolo principale, per tanti anni, per venire in contatto con musica nuova ed eccitante.

Ma oggi, in un momento in cui le scoperte musicali vengono subappaltate a un algoritmo e la scelta del tappeto sonoro è affidata sempre più ad asettiche playlist calate dall’alto (a suon di quattrini), adesso che le radio in FM non sono più radio pirata, ma radio commerciali e gli speaker passano più tempo a ridere sguaiatamente e ammannire facezie e chiacchiericcio inutile che a parlare di musica, che senso hanno ancora le radio?

E’, almeno per quanto mi riguarda, una domanda destinata a non avere risposta, a meno che non si voglia accettare quella, francamente sconfortante, che le radio non hanno più alcuna utilità né alcun potere per veicolare la musica meno mainstream e per permetterci di scoprire nuovi suoni e nuovi artisti.

Nel frattempo, mentre riflettiamo (o mentre non lo facciamo), ho avuto l’occasione, sabato scorso di ritornare a questo mio grande amore non in veste di semplice ascoltatore, ma in qualità di ospite, avendo l’opportunità, molto tempo dopo l’esperienza conclusasi ormai qualche anno fa con L’Attimo Fuggente, di proporre contenuti e di parlare un po’ diffusamente di musica e di testi (e, naturalmente, dei contenuti di TRISTE©).

Grazie all’amico Matteo Maioli, redattore della webzine Kalporz, e squisito padrone di casa della trasmissione Indi(e)pendenze (in collaborazione tra Radio Casotto e NEU Radio) ho potuto, per un’ora, presentare alcune delle uscite che hanno caratterizzato l’inizio del 2023 (e di cui abbiamo diffusamente parlato su TRISTE©) e di presentare ben tre album che promettono benissimo e che usciranno a breve.

Per quanto arrugginito e un po’ fuori allenamento, credo che -anche e soprattutto grazie al conduttore- ne sia scaturita una trasmissione musicale godibile e interessante.
E, forse, anche una piccola risposta alla domanda iniziale: la radio (che sia in FM o via web), anche in questi tempi musicalmente bui, se fatta con passione e amore può ancora dire la sua e dare il proprio contributo alla diffusione della Musica più di nicchia.

Questa è la playlist della trasmissione:
Anna B Savage – Feet Of Clay
Yo La Tengo – Aselestine
James Yorkston, Nina Persson e The Second Hand Orchestra – An Upturned Crab
RVG – Nothing Really Changes (anteprima)
Scott William Urquhart & Constant Follower – Waves Crash Here (anteprima)
Felt – Mobile Shack
Julian Never – Precious
JW Francis – Swooning
The Reds, Pinks & Purples – Leave That All Behind (anteprima)

E, qui, il podcast:

Buon ascolto!

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