
Francesco Amoroso per TRISTE©
“Do you remember the way things were?”
(Blueboy – Meet Johnny Rave)
L’indiepop è un genere musicale (sempre che si possa parlare di genere e non di attitudine) che arriva direttamente dal cuore, molto prima che dal cervello.
E’ forse per questo motivo che, pur rimanendo (per costituzione) un genere di nicchia, è diffusissimo ed è possibile ascoltare band indiepop provenienti da ogni latitudine.
Che ciò accada adesso, in un mondo globalizzato, è abbastanza normale: è possibile che un gruppo di ragazzini indonesiani, messicani, o italiani abbia ascoltato e amato Orange Juice o The Field Mice e sia, di conseguenza, spinto a scrivere un brano dalle spiccate caratteristiche indiepop. Nulla di più naturale.
Quello che, invece, potrebbe stupire -ma che, invece, non fa altro che confermare come l’indiepop sia una musica del cuore, un suono e un’attitudine che sgorgano direttamente dall’anima- è che già quaranta e passa anni fa, quando cominciarono a sentirsi i primi vagiti dell’indiepop, nascessero ovunque band che, pur non avendo alcun legame tra loro, finirono per essere, però, accomunate da un attitudine -non solo musicale- simile.



