Cloud Castle Lake – Dandelion – EP

Sono le 8.16 di Venerdi mattina. Il momento perfetto per decidere cosa fare stasera: andare a teatro a vedere Dan Clark, andare a quell’evento elettro-benefico di Bethnal Green, andare a bere le birre coi colleghi a Shoreditch.

Soprattutto sarebbe il momento giusto per realizzare che in 14 minuti dovrei uscire di casa e sono ancora davanti allo schermo del mio computer a scrivere. Lo chiamerei bisogno esistenziale se fossi un po’ piu paraculo, in realtà sono una semplice vittima del mio entusiasmo. Quello che mi porterà a scegliere stasera una delle tre opzioni disponibili, in base a quanto mi esalterò all’idea di fare una delle tre; quello che mi sta facendo ritardare al lavoro perché non riesco a smettere il repeat di Sync, il primo singolo dei Cloud Castle Lake. Sono le 8.22.

cloud castle lake

Sono le 12.28. Pausa pranzo qualche ora dopo ed ancora sono qui ad ascoltare le tracce del meraviglioso EP Dandelion. Sync é ancora la mia preferita, seguita a ruota da A Wolf Howling, due pezzi che fra le righe mostrano una potenza eccezionale. Una tensione fra la ruvidità dei suoni di basso e la voce del cantante. Due suoni, due lunghezza d’onda opposte. Un suono finale che esce vellutato, morbido, originale. Questa band ha talmente tanto da offrire che sono sbalordito.

L’EP è diviso in due, da una parte le già citate Sync e A Wolf Howling, dall’altra le atmosfere dilatate di Mothcloud e Dandelion (il brano che da il nome all’album). Qui, le dinamiche dei primi pezzi quasi scompaiono, per lasciare spazio a percussioni accarezzate e dolci che accompagnano piano gli slide di chitarra molto soft. Diciamo che l’enfasi cade consapevolmente verso il falsetto di Brendan Willam Jenkinson e la musica vira verso orizzonti più glaciali: i lidi islandesi di Sigur Ros e Mum.

La pausa pranzo sta per finire. Sono le 13.16 di venerdì pomeriggio. Sono passati 22 minuti fra l’inizio e la fine di un EP che purtroppo ho scoperto un po’ in ritardo. Ma non conta questa volta, quello che conta è essere davanti allo schermo del computer a scrivere.

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