Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©
Sono un po’ in ritardo.
Ma tanto, cosa conta? Esiste ancora il tempo?
Ultimamente ho viaggiato molto: Parigi, Svizzera, alpi francesi, Carrara e adesso Atene, tutto nel giro di quattro settimane. Quando ieri sera sono rientrato a casa (più tardi del previsto dato che mi hanno perso la valigia), ho subito preso le scarpe e sono andato a correre sulla corniche marsigliese: quella terrazza sul mare che dalla spiaggia dei catalans scorre fino a quella del profeta. Volevo sentire il profumo del mare entrare nei polmoni e rigenerarmi le cellule ed i neuroni.
Vieri, spesso, mi prende in giro dicendo che mi sono fermato al 2005. Ed anche se a volte cerco di sorprenderlo con Kali Uchis, Maria Antonietta e tanti altri, devo ammettere che, spesso, ha ragione.
Ma non mi sono fermato al 2005, bensì al 2007, anche se nella mia collezione di vinili ci sono Illinois, Silent Alarm, I’m Wide Awake It’s Morning ed Alligator, a confermare la sua accusa piuttosto che la mia incolpevolezza. Continua a leggere
Nel pieno dei miei 4 anni spesi a studiare le neuroscienze (in particolare la psicofisica della percezione visiva), ho avuto la fortuna di passare un po’ di tempo in giro per il mondo a presentare le mie ricerche.
In particolare, ricordo con piacere le due volte in cui passai del tempo in Florida, nella più importante conferenza del settore a Naples (VSS), dove non esistono pizzerie decenti e tutto è progettato per permettere alla gente di utilizzare il servizio “Drive”: la farmacia drive, Wendy’s drive, bancomat (ATM) drive, Walmart drive.
Cercherò i servizi igienici drive la prossima volta. Continua a leggere