Ore 15:30: finisco un pranzo che vede come portata principe della pasta con PecorinoPepeTartufoCacioricottaPancetta (godo ancora adesso). Ore 17:25: in teoria avrei il treno che da Isernia (Isernia??) mi riporta verso Roma. Ovviamente ritarda. Mezz’ora. Ore 20:15: arrivo alla stazione termini e a passo svelto mi avvio verso il Black Market di via Panisperna. Non ceno.
Questa sera, per l’ultima data del 2013 di Unplugged in Monti, c’è Alessi’s Ark in compagnia di Green Like July. E devo dire che lo stomaco vuoto è stato un trascurabile prezzo da pagare per questo bellissimo live.
Ad aprire la serata c’è Andrea Poggio, anima e voce dei Green Like July: l’impatto è veramente emozionante. Le canzoni di questa band, qui ridotte all’osso in versione chitarra-voce, sono di grandissimo impatto. Un folk che tanto guarda oltreoceano (sia l’ultimo disco, Build A Fire, che il precedente Four-Legged Fortune sono stati registrati in Nebraska) ma che specialmente nella versione su disco trova diverse sfaccettature. Sicuramente, in questa versione one-man band, quello che impressiona è la voce: il suo calore e la sua melodia. Un live che da solo vale il concerto di questa sera.
Concerto che invece non finisce, perchè per il main act ecco arrivare Alessi Laurent-Marke, il nome che si nasconde dietro Alessi’s Ark. La cantautrice londinese, anch’essa “adottata” dagli States, dal primo EP targato 2007 (Bedroom Bound) all’ultimo, ottimo, disco The Still Life ha fatto tanta strada, conquistando credibilità e successo.
Un successo fondato sulla semplicità di un folk marcatamente melodico, capace al tempo stesso di essere catchy ma senza scadere mai nella banalità. Tali caratteristiche vengono rimarcate fortemente nel live di questa serata dove, anche in questo caso, a giocare il ruolo principale è proprio la bella voce di Alessi.