Sea Lion – Desolate Star

Sara Timpanaro per TRISTE©

La fine dell’estate è il momento più malinconico dell’anno. Ancora cerco di togliere l’odore del mare e la sabbia da dosso, ma non c’è rimedio. L’ho portata dalla Sicilia fino a Milano. Ogni anno è sempre così.

Quando nella tua stanza di un appartamento qualsiasi, di una città qualsiasi, ad un orario improbabile, ti prende quel “non so che” di malinconia e nostalgia (che a volte tanto piace), quello che bisogna fare è viversi il momento. Magari mettendo su la giusta colonna sonora, chiudendo gli occhi per vivere a pieno quella sensazione: ed improvvisamente sei in quel luogo felice.

Senti il tepore del sole sulla pelle, i bagni caldi notturni e le feste sulla spiaggia. Hai ancora ben fissato nella memoria il sole che al volgere del giorno trova il suo letto tra le le acque infiammate dal tramonto.

SeaLion_DesolateStar
Il primo album di Linn Osterberg, in arte Sea Lion, ha creato questa magia. Anche se le sue origini svedesi sono ben lontane delle caldi spiagge siciliane, riesce perfettamente a farti sentire tutto questo. E’ stato facile per me chiudere gli occhi e sentirmi catapultata nella sua musica, dolce e malinconica, vivendo contemporaneamente delle sensazioni vivide.

Scrivere questo articolo è stato naturale, semplice come la musica di Sea Lion. Ti mette subito a tuo agio, come se ti invitasse a narrare qualcosa di te. Diventa amichevole. Vorresti averla in auto mentre andando via dai un ultimo sguardo alla spiaggia e al colore del mare, dicendo solo un arrivederci.

L’ho ascoltato tre volte e ad ogni ascolto mi perdevo tra la sua voce e gli arpeggi di chitarra, a volte dolcissimi e poi sempre più preganti, come a voler sottolineare ancor meglio un’emozione.

Questo suo debutto, Desolate Star, si apre con Intro: personalmente ho sempre apprezzato questo genere di cose perché è come se un lavoro discografico diventasse un libro e l’intro, appunto come l’introduzione, una presentazione di sé al pubblico, un modo per rompere il ghiaccio riuscire a capire in che luogo saremo catapultati.

Ed Intro si comporta come se volesse creare una rete di connessione con l’ascoltatore: è lo stesso rumore che fanno certe radio quando cercano la frequenza. Ed una volta sintonizzata con te, Sea Lion è una vera scoperta. Seguono brani come He wears a Smile, If my baby e la bellissima Ghostland. Plains è invece una canzone più elettronica, che trovo meravigliosa.

Dopo Baby’s Town e Room, la title track Desolate Star chiude questo lavoro di Sea Lion. Perfetta conclusione di un’estate calda che rimarrà nella memoria con una sua storia e una sua colonna sonora.

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