Ci si può innamorare in vari modi. Per me, spesso, l’amore nasce da un colpo di fulmine: bastano un dettaglio, una parola o un gesto e mi batte forte il cuore e l’oggetto della folgorazione entra nei miei sogni e nei miei pensieri.
Non so dire cosa mi conquisti esattamente, ma so precisamente il momento in cui scatta la passione e, quasi sempre, si tratta di un sentimento duraturo che cresce con il passare del tempo.
Ero molto curiosa di ascoltare Little By Little, album autoprodotto che segna il ritorno dei Sodastream dopo dieci anni, ma non mi aspettavo di innamorarmi.
Invece sono bastati pochi minuti per essere totalmente conquistata dal connubio perfetto di testi e musica, dalla forza dell’intero lavoro.
Già al primo ascolto, mi hanno molto colpito alcuni pezzi di estrema intensità, soprattutto Habits – in cui il ritmo trascinante si coniuga alla perfezione con un contenuto doloroso – l’iniziale Colouring Iris – che mi ha ricordato il mio amatissimo Nick Drake – e la struggente Moving – in cui i suoni si avvicinano al country.
Ho amato inoltre la grande eleganza di tutte le canzoni, in cui si alternano suoni vivaci (On The Stage, il singolo Three Sins, Letting Go, Tyre Iron) e atmosfere più rarefatte di grande raffinatezza (Grey Waves, Saturday’s Ash) che insieme creano un album di forte impatto emotivo, che coinvolge, emoziona e la cui potenza non si affievolisce con il passare del tempo .
Questo per dire che mi è bastato davvero poco per innamorarmi di questo lavoro nella sua totalità e devo ringraziare i Sodastream che mi hanno regalato il primo colpo di fulmine di questo 2017 da poco cominciato (e l’amore si rafforza a ogni ascolto).
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