Bon Iver – i,i

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Fiamma Giuliani per TRISTE©

Non c’è nulla di più rassicurante che restare rinchiusi nella propria comfort zone: ciò che è noto non spaventa, non fa mettere in discussione punti fermi, non destabilizza, non affatica. L’ipotetico e strisciante senso di noia insito nella reiterazione del conosciuto viene messo da parte per pigrizia o comodità e alla fine si apprezza la bellezza di andare sul sicuro.

Musicalmente parlando, nella mia comfort zone ci sono i cantautori alla Bon Iver prima maniera: un folksinger quasi archetipico, tutto chitarra acustica, voce e brani struggenti e intimisti, con uno strepitoso album di esordio concepito nei boschi del Wisconsin.

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Matt Dorrien – In the Key of Grey

Fiamma Giuliani per TRISTE©

Ho sempre pensato all’eleganza come qualcosa di svincolato dalle mode del momento e capace di resistere al trascorrere del tempo, di inesorabilmente connesso alla semplicità e in perfetto equilibrio tra gli eccessi dell’opulenza e il rigore del minimalismo.

Sembra quasi inevitabile associare l’eleganza a un passato quasi mitizzato, in cui i toni sommessi, le buone maniere, la grazia e la delicatezza riuscivano a conquistare e assumevano l’aspetto iconico che ancora oggi fornisce ispirazione.

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Le Firme di TRISTE© – Top 5 2017

Eccoci.

Manca poco al Natale. Ancora siamo presi col lavoro, con i preparativi, con i regali.

Però io (Vieri) il modo di stressare i nostri collaboratori e farmi consegnare le classifiche di fine anno l’ho trovato.

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Florist – If Blue Could Be Happiness

Fiamma Giuliani per TRISTE©

È evidente che viviamo in un’epoca in cui dominano l’apparenza, la spettacolarità. In cui una certa aggressività sociale è sinonimo di successo e di voglia di arrivare; in cui abbiamo facile accesso a una quantità enorme di informazioni, di dati, di oggetti.

Tutto ciò non è un male, se non fosse che – in mezzo a questo continuo bombardamento – la necessità di essere aggiornati spesso porta alla trascuratezza e la frenesia di assaggiare le novità rende poco accurati e impedisce di andare in profondità.

Il rischio è quindi di perdere qualcosa per pigrizia, fretta, poco tempo a disposizione; di trascurare il piacere di fermarsi ad assaporare, di essere sbrigativi con quello che non conquista la nostra attenzione immediatamente.

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Nadine Shah – Holiday Destination

Fiamma Giuliani per TRISTE©

A volte mi capita di essere attratta da una copertina.

Basta una brutta foto o un’immagine banale e rischio di perdermi un libro interessante o che potrebbe piacermi; al contrario, una rappresentazione invitante o che cattura la mia attenzione può farmi prendere in considerazione temi o argomenti pure inesplorati o per me incongrui.

Quando ho visto la foto sulla cover del nuovo album di Nadine Shah, sono rimasta profondamente colpita da quell’immagine di un palazzo semidistrutto, che suggerisce un’atmosfera di guerra e tragedia.

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