Giacomo Mazzilli di TRISTE©.

L’altro giorno ho tirato fuori un disco della memoria. Out Of Time dei REM, che mia sorella aveva in cassetta e che passai a vivisezionare per anni: non riuscivo a comprendere le differenze fra Shiny Happy People e Near Wild Heaven. Già, ma in mia difesa posso dire che avevo solo 10 anni. Voi?

Col tempo ho scoperto che Near Wild Heaven era diventata una delle mie canzoni preferite dei REM, che quelle melodie banjanti di Peter Buck erano eccezionali e magistralmente inebrianti. Fino a quando scoprii E-Bow the letter e quel filo triste e malinconico che portò con sé. Come stai, River?

Tutto questo per dire che al primo ascolto di Mercedes, ho visto i Real Estate, i Death Cab for Cutie, i Postal Service e dietro a tutte queste liane, la voce di Micheal Stipe.

Failed State è una piacevole sorpresa per questa torrida estate 2017, in cui l’unica cosa fredda, da queste parti, è l’acqua di mare (causa maestrale). Ha un sapore tipicamente americano, di quegli stati del sud che ci hanno donato il figlio di Dylan (11 likes),delle giornate piovose di Seattle e le melodie di Ben Gibbard (Mercedes), e appunto la già citata cult-band di Ridgewood (Porcelain, Failed State).

Gli Ayo River sono una band che prende a riferimento la gran parte della musica pop americana dei 2000 e si ispira ad un sound che guarda più indietro che avanti, ma non per questo con meno efficacia od originalità.

Ieri sera ho cucinato i cantuccini e messo fresco un po di vin santo. Credo che stasera farò un tuffo nel passato e metterò su Out of Time.