Non so voi, ma io in camicia da notte faccio le migliori dormite, le migliori pensate e anche i migliori balletti.
Dopo tutto se Superman era più abile con le mutande sopra la calzamaglia e Batman riusciva a combattere il crimine grazie ad un mantello, non vedo perché anch’io non possa avere un super potere grazie alla mia “divisa” da notte.
E’ con questa stranissima apertura che ho scelto di introdurvi i Why Bonnie da Austin, Texas
Di loro vi avevamo già parlato per l’EP di debutto, ed adesso che sono tornati in scena con Nightgown e con il loro bedroom pop non potevamo che invitarvi ancora una volta al loro ascolto.
Forse sarà per via della calda voce di Blair Howerton, o forse per le atmosfere intimiste (soprattutto in Stereo) o per quei riverberi di chitarre elettriche In Parking lots, o forse più semplicemente per la loro voglia di trasmettere – in qualche modo – quel super potere che ogni veste di casa ci regala, ma questo disco sembra essere un vero e proprio omaggio alla dolcezza e rinascita dell’ascoltatore.
Nightgown non è solo un EP di 5 brevi tracce, ma anche una gemma preziosa quanto rara, un insieme di accordi privati e confidenziali, una sorta di segreto inconfessato, un vero e proprio abito intimo che indossi e del quale fai fatica a liberarti, forse proprio per la sua estrema comodità con cui sentirsi a proprio agio.
Se dall’ascolto anche voi, come me, avete la percezione che i Why Bonnie abbiano creato un disco accattivante tanto da dover ammettere che non ci sia niente di meglio delle calze con le infradito, delle domeniche mattina in pigiama e della “spirituale” forza del “bedroom-pop”, allora non posso che dirvi “We can be heroes…just for one day”