Jacco Gardner – Somnium

Giulia Belluso per TRISTE©

«Mi addormentai profondamente e nel sonno immaginai di leggere con attenzione un libro preso alla fiera…» (Somnium 1634)

A ispirare il terzo e nuovo lavoro del polistrumentista olandese (di base a Lisbona) Jacco Gardner è proprio Somnium, primo romanzo fantascientifico al mondo, scritto circa quattro secoli prima da Giovanni Keplero e adesso reinterpretato in chiave strumentale e psichedelica.

Dopo tre lunghi anni di attesa il giovane Jacco decide di tornare in scena con qualcosa di più di solo dodici tracce: con una realese fatta apposta per fluire come una colonna sonora “sonnambolica”, sviluppata appositamente per farci superare le nostre paure, cedendo al desiderio del sogno e per lasciarci trasportare verso l’esplorazione dell’inconscio.

La psichedelia di Somnium è costruita su atmosfere sognanti, dove la sovrapposizione di tocchi space-rock e ambient miscelano synth caldi e barocchi, dando vita a sonorità dal fascino a tratti inquietante.

Attraverso le onde dell’illusione, Gardner ci regala un disco in cui non si parla del sociale o della politica, “il sogno” non parla affatto: ecco perché è un LP progettato per il vagabondaggio, in cui tutto è libero d’essere interpretato in maniera individuale.

Somnium è una composizione ipnotizzante, un curioso viaggio lisergico verso mondi inesplorati e popolazioni aliene in cui il protagonista principale è un astronauta psichedelico appena approdato su Levania.

2 pensieri su “Jacco Gardner – Somnium

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