Wooden Shjips @Monk – Roma, 14/03/2019

Emanuele Chiti per TRISTE©

Il grande risalto dato negli ultimi dieci anni alle sonorità che si rifanno allo psych rock ha portato alla ribalta una marea di progetti e filiazioni degli stessi al punto di perdere di vista a volte le uscite più valide, a scapito di dischi che magari seguono più l’hype che una vera e sincera ispirazione.

Tra i capofila di questa nuova vena lisergica troviamo senza dubbio i Wooden Shjips da (non a caso) San Francisco.

Capitanati da Ripley Johnson, che troviamo all’opera spesso e volentieri anche con i Moon Duo, i Wooden Shjips portano avanti il verbo del suono libero dal 2006 con diverse ed acclamate uscite su Thrill Jockey (una delle poche label USA che definire una sicurezza è poco).

Dopo l’apertura del romano Black Snake Moan, one man band che fa della sua unione di blues, riverbero e psichedelia il punto di forza, i Wooden Shjips salgono sul palco (tutti in maglietta bianca) con formazione standard chitarra, basso, batteria e tastiere.

Quello che propongono è un viaggio, (chiamiamolo trip, vista la situazione) supportato da giochi di visual realmente suggestivi, che fa della ripetizione un valore aggiunto. Una lezione che trova la sua primordiale forma nei Velvet Underground per trovare compimento nell’opera degli Spacemen 3 ed in band come i Wooden Shjips trae linfa nell’unione con le chitarre ruvide del Neil Young di Zuma.

Sample di voci e rumori naturali indistinti uniscono le varie tracce che la band esegue, tutte contraddistinte da un tappeto sonoro di tastiere che fanno da sottofondo perenne e raramente si lasciano andare a divagazioni, la voce di Ripley è monocorde ma è quello che serve al nostro piccolo viaggio in questo giovedì sera romano.

L’ultimo disco V, dalle sonorità ancora più spacey rispetto al passato, è riproposto in diverse tranche, spicca il “singolo” Staring At The Sun. Poche parole e tanta musica: dopo una breve pausa di neanche un minuto, i quattro risalgono sul palco e chiudono con la cover degli Snapper Buddy.

Se volete essere aggiornati sullo stato dell’arte della musica d’impronta psych nel 2019 i Wooden Shjips sono quello che vi serve.

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