Francesco Amoroso per TRISTE©
Perché le canzoni che ascoltavo da ragazzo mi sono rimaste in mente molto più di qualsiasi cosa ascolti ora?
Pare esserci una risposta scientifica: psicologi e neuroscienziati hanno confermato che ciò che ascoltiamo in adolescenza mantiene una grande influenza sulle nostre emozioni. A quanto pare il nostro cervello si lega alla musica che ascoltavamo da ragazzi in maniera più salda rispetto a qualsiasi altra cosa ascoltiamo da adulti.
Non è quindi solo colpa nostra se soffriamo di “nostalgia musicale”, se sembriamo pigri e non sentiamo il bisogno di cercare novità o ascoltare musica che esuli dai generi che abbiamo amato da ragazzini: è, invece, in gran parte colpa del nostro cervello.
Studi scientifici hanno certificato che, a parte l’amore e le droghe, nulla provoca una reazione emotiva come la musica che, stimolando le regioni del cervello che regolano il piacere e che rilasciano dopamina, serotonina, ossitocina e altri elementi neurochimici, ci fa sentire bene.
Vale per tutti, a tutte le età, ma, dicono sempre i “professoroni”, fra i 12 e i 22 anni il nostro cervello subisce veloci sviluppi neurologici e la musica che apprezziamo in quel periodo sembra restare legata al nostro sistema nervoso per sempre.
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