Tutto ha inizio verso le sette. Si lo so che per voi italiani è inconcepibile, ma qui, dall’altra parte della manica è usual. In più ho un
biglietto extra e proverò a venderlo a qualcuno (ah, l’italiano).
Ci metto più o meno 3 secondi a farlo, ci sono una coppia di ragazzi di 18 anni al massimo, il ragazzo mi chiede se ho un biglietto spare, gli dico di si. Mi chiede quanto voglio, lo guardo e gli chiedo quanto vuole spendere. Poi lo riguardo, mi ci rivedo un po’ e gli dico: “dammi giusto i soldi che ho speso e divertiti”. Lui, incredulo e felice mi dice che su seatwave costavano 4 volte tanto. Beati gli ingenui.