Le giornate si allungano, le temperature si alzano ed io continuo a vestirmi come a Gennaio. Forse anche per questo mi sembra sempre di avere la febbre e infastidisco chiunque abbia vicino con lamentele e richieste di rimedi per il mal di gola.
Con l’avvicinamento ai mesi più caldi si sta per concludere la terza stagione di Unplugged in Monti. E in questa penultima data ci concede un grande regalo, riportando Barzin a Roma per un live intimo e speciale. Una recensione TRISTE©, ma non troppo.
Dei due di TRISTE© l’entusiasta è siciuramente quello che vive oltremanica. Oggi però voglio lasciarmi prendere dallo slancio anche io ed affermare che il nuovo disco di Barzin (di cui vi avevamo già parlato qui) è sicuramente nella mia top 3 di questo 2014 “so far”.
Accompagnato dalla chitarra e dalla bella voce di Amy Manusov (anche lei Canadese) autrice, sotto il nome di Milquetoast (per delucidazioni sul nome, vedete qui), del bell’EP Good Grief (che potete ascoltare qui), il cantautore di Toronto conclude il tour Italiano dove sta portando in giro il recente To Leave Alone in That Long Summer.
E non nascondo che la mia aspettativa per questo concerto era molto alta: non solo perchè, come dicevo, il suo ultimo lavoro è uno splendido mix di delicato folk dalle venature pop, ma perchè tutta la discografia del cantautore Canadese è una vera gemma della musica contemporanea.
E tali aspettative sono state pienamente ripagate da questo live, dove tra canzoni del passato (da brividi Queen Jane) e pezzi del recente disco, ci ha regalato un’oretta di splendida musica. Sempre toccante, sempre delicata e sempre così splendidamente melodica.
Anche in questa versione acustica dove sicuramente i pezzi risultano più scarni rispetto alle versioni su disco, tutta la forza e le qualità di questo artista e delle sue canzoni riescono ugualmente a risaltare. Dirò di più, questa versione intima e “ridotta” esalta maggiormente un’altra delle peculiarità di Barzin: gli ottimi testi. Spesso struggenti e malinconici, sì, ma sempre e comunque velatamente luminosi.
Un live toccante e bellissimo, a cui si aggiungono tre bei pezzi dal disco della brava Amy e una sentita cover di Jason Molina. Un grazie ad Unplugged in Monti per averlo portato nuovamente tra le mura del Black Market, e un grazie a Barzin per essere così dannatamente bravo.
Ora guardiamo in avanti. In teoria il cambio di stagione l’ho fatto. Ma la sera fa ancora un po’ freschetto. Forse è meglio che quelle maglie di lana le lasci ancora a portata di mano….
Pingback: Micah P. Hinson @Circolo degli Artisti (Roma) – 16/05/2014 | Indie Sunset in Rome
Pingback: Flower Face – homesick | Indie Sunset in Rome
Pingback: TristeRoma – Top10 2014 | Indie Sunset in Rome