Fondamentalmente ho sempre l’impressione che non vada mai bene nulla. Per la grande gioia di amici e parenti, faccio della lamentela una sofisticata arte di intrattenimento. Insomma una gioia. Che spesso ti fa avere l’impressione di non farne mai una giusta.

Chi invece sembra non sbagliare un colpo sono gli Happyness, che a pochi mesi dall’uscita del loro debut album rilasciano un nuovo singolo/mini EP, Anything I Do Is All Right. Beati loro.

Eh sì, perchè in verità il pezzo che da il titolo a questa raccolta di tre canzoni è stato già inserito nel loro (splendido) Weird Little Birthday, di cui vi avevamo parlato ad inizio estate in una nostra review. Ma come succedeva tempo fa, come quando negli anni ’90 andavo a recuperare ogni piccola uscita dei miei gruppi preferiti, a questo singolo si aggiungono due pezzi inediti. Due b-side, per usare il “termine tecnico”

Ma sarebbe riduttivo liquidare You Come To Kill Me?! e When You Wake Up semplicemente come due b-side. Questi due nuovi pezzi sono l’ulteriore conferma della incredibile bravura di questo terzetto inglese.

Che come se davverro fossero ancora gli anni ’90 continuano a sfornare il loro “slacker rock” fatto di quell’inconfondibile mix di ironia, malinconia lo-fi e tanta voglia di farsela prendere bene. O quantomeno di non pensarci.

Nominare i Pavement (come ho già fatto nella prima review) è tanto banale quanto inevitabile: You Come To Kill Me?! ha la band statunitense stampata dentro. Ma gli Happyness anche qui stupiscono. Non sono un semplice gruppo che ripropone (benissimo) qualcosa di già sentito. Sono capaci di mescolare molte influenze, dando vita ad un suono estremamente personale.

Per questo vi invitiamo ad ascoltare con attenzione sia questo nuovo mini EP che il loro già citato debut. E soprattutto vi invitiamo a non fare come me: anche se le cose non vanno bene, prendetele con più rilassatezza. E magari tutto quello che farete sarà All Right.