Mason Blake – Teddy Boy

Quando sono particolarmente stressato (sempre?) c’è una cosa che mi rilassa particolarmente: vedere, leggere, ascoltare cose lontane nel tempo (o fuori dal tempo).

Così un film western, un documentario sui pesci abissali (sì, qualcosa in contrario?), un noir di Dashiell Hammett o un disco di Sam Cooke possono fare al caso mio.

Perchè in quel passato (o a quelle profondità) i problemi non esistono.

MasonBlake_TeddyBoyBeh, visto che anche questa sera dovrei lavorare ma in questo momento (qualche giorno fa, in modo un po’ indeterminato, per chi legge) sono troppo stanco per farlo, ho aperto quel contenitore infinito (e fantastico) che è bandcamp, e ho iniziato ad ascoltare un po’ di musica.

Ad un certo punto ho trovato qualcosa che improvvisamente mi ha rilassato. Ho dovuto controllare due/tre volte che il filtro di ricerca fosse impostato su “last week” e non su “70 years ago” ma la data di release sembrava essere abbastanza chiara: sette settembre 2015.

Teddy Boy è la nuova uscita di Mason Blake che in questo anno ho rilasciato sul suo bandcamp ben tre album a distanza di pochi mesi. In questo ultimo lavoro trova “la compagnia” di Michael Dumont al basso e Ian Flores alla batteria (più il featuring di Mason Summit nella conclusiva Another Try) per mettere insieme una nuova piccola gemma di melodie pop dal marcatissimo sentore vintage (perchè qui davvero “vintage” può essere usato in modo appropriato. Tengo a precisare che in tre anni questa è la prima volta che uso tale abusatissimo termine).

Così dalla iniziale Oh No (ero già innamorato a 00:20) che sfocia nella bella You’re Not The Girl, sono le armonie del passato a dominare per l’intero disco. E se qualche sentore di cotemporaneità è presente (per esempio proprio nella iniziale Oh No, che vagamente richiama alla mente qualche pezzo più jazzato Sondre Lerche) il cantautore losangelino sembra essere a suo agio con la rilassatezza e le atmosfere degli anni ’60.

“And when you’re heart feels lonely, know that you’re my only love” così inizia la bellissima ballad My Only Love. Parole che richiamano il primissimo rock’n’roll, e una dolcezza difficile da ritrovare ai giorni nostri.

Ma quello che colpisce sono la bravura di questo artista e l’ottima produzione di questo disco. Un album pronto per essere ascoltato e riascoltato, purtroppo non in versione “vinyl” (che costituirebbe il supporto più consono per queste canzoni).

Una scoperta davvero felice quella di Mason Blake. che per un po’ mi ha portato lontano del tempo. Dove tutto è fermo e privo di stress.

“I guess I could be, another rock’n’rock singer”

Un pensiero su “Mason Blake – Teddy Boy

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