Sapete quella cosa che il bello del viaggio è il viaggio stesso? Una enorme stronzata. Se domattina inventassero il teletrasporto sarei la persona più felice del mondo.
Però, devo ammetterlo, spesso mi trovo smentito dalle mie stesse emozioni: quando per raggiungere le calette del levante ligure, nascoste tra le montagne a picco sul mare, sono costretto a camminare per ore (e soprattutto risalire) nel bosco o lungo la roccia, è anche questa fatica, questo piccolo viaggio, che rende più emozionante il raggiungere questi piccoli angoli meravigliosi.
Similmente (beh, sì, non è proprio la stessa cosa), ritrovarsi in macchina nel deserto dell’Arizona ed osservare le imponenti formazioni rocciose che lo “popolano”, è uno spettacolo che rende il semplice spostarsi qualcosa di emozionante.
Dall’Arizona (oltre che i miei cugini, di cui però non vi parlerò qui), arriva anche Rachel Ariel che ha già alle spalle ben 4 lavori in studio e che può vantarsi di essere stata scelta da Brian Eno e Thris Tian come “Best New Artist of The Year” al Noise Festival del 2014.
Il suo ultimo album è Identified Demon, una raccolta di 15 pezzi che, come nei lavori precedenti, spaziano tra synth, drum machine, chitarre e atmosfere rarefatte.
La voce di Rachel ci accompagna in questo “viaggio” dove cupezze e ritmi coinvolgenti sono abilmente mescolati. E’ questo il caso della bella First che apre il disco o di un pezzo come Body.
Ma è nei momenti in cui le chitarre dal sapore vagamente garage e la voce di Rachel vengono più fuori che l’artista statunitense sembra dare il meglio di sè. Not You è un ottimo pezzo dal gusto retrò, Loveless una ballad rarefatta e lo-fi.
Vera gemma è però la title track, Identified Demon, in cui Rachel mostra al meglio le proprie abilità canore e soprattutto la sua capacità di toccare le corde emotive. Un pezzo “ruvido” e al tempo stesso sensuale accompagnato dal solo suono di una chitarra che volutamente rimane sempre in secondo piano rispetto alla voce.
La Ariel sarà in Italia nel prossimo Autunno (passerà anche da Roma), quindi vi consigliamo vivamente di preparvi in anticipo e non perdere i suoi live.
Nel frattempo io continuo a sognare i teletrasporti. E a contraddirmi un po’.