Vieri Giuliano Santucci per TRISTE©

Mi ha sempre stupito molto come dalla Scozia, o meglio, dal clima scozzese, siano scaturite così tante gemme di pop dalle atmosfere fresche e “sbarazzine”.

Certo non sempre i testi accompagnano la “solarità” delle melodie (Belle & Sebastian docet), ma forse tutto quel buon whisky aiuta a prendere la vita in modo più positivo.

Eccoci quindi al debutto di una nuova cantautrice di Glasgow che sembra inserirsi perfettamente nella tradizione.

Martha Ffion è uscita infatti per la Turnstile con Sunday Best, il suo primo LP. Una vera gemma indie-pop che vi trascinerà dal primo all’ultimo secondo di ascolto.

Certo anche qui, parlando di amori e di storie personali, a volte si scivola verso la malinconia, ma il risultato complessivo è quello di un disco pieno di “good vibes” ed ottimamente costruito per valorizzare la voce della songwriter scozzese.

Il pezzo che apre l’album, Missing You, è una splendida e delicata ballad dal sapore marcatamente retrò. L’attrazione è davvero magnetica, e “agganciato” da questa canzone l’ascoltatore viene trascinato a scoprire il resto del mondo di Martha, fatto di melodie catchy ma mai scontate: Real Love, il secondo pezzo, ne è ottimo esempio.

Se in alcuni momenti Sunday Best ricorda le sonorità del duo M. Ward & Zooey Deschanel (un pezzo su tutti: Take Your Name), Martha mostra di saper “sporcare” il suo pop e renderlo più verace (Record Sleeves, No Applause).

Sono però i pezzi dove i ritmi rallentano (e le atmosfere si fanno un po’ più malinconiche) in cui la Ffion riesce a regalare dei momenti davvero speciali: oltre il già citato pezzo di apertura, We Make Do, con il suo sincopato accompagnamento di piano, e la conclusiva Baltimore, col suo taglio folk, arrichiscono un disco davvero ottimo.

Se questo è il debut, Martha Ffion dimostra davvero di essere una artista da tenere d’occhio. Anche perchè quando si parla di Scozia, spesso, si va sul sicuro.

Anche se ancora non capisco dove trovino tutta questa energia…