Ed eccoci qui, le lancette un ora indietro, il primo freddo e le foglie color rame cadute per le vie della città.
Il tempo sembra essere scandito da rintocchi veloci che cambiano la temperatura e le stagioni archiviando i gelati sciolti al sole cocente e facendo spazio all’odore di rugiada e al sapore del vino.
Ed è proprio il rintocco di una percussione quello che apre il disco di debutto dei Frontperson, band canadese nata dall’incontro tra Kathryn Calder (voce e tastierista dei The New Pornographers) e Mark Andrew Hamilton (Woodpigeon).
Frontrunner di certo non si presenta come un semplice disco, ma come una totale unione di intenti tra due dei migliori cantautori canadesi, in cui la collocazione stilistica spazia tra vari generi senza mai abbandonare una predominante nota folk.
Questa release di nove tracce dal richiamo ammaliante riesce a dosare dolcezza e intraprendenza attraverso chitarre calde e arrangiamenti melodici, creando un contrasto agrodolce davvero fenomenale.
Sono state Young Love con il suo cantato angelico, This city is mine con i suoi synth “barocchi” e la suggestiva Postcards from a posh man con la sua accattivante ed elegante voce mascolina a farmi innamorare completamente di questo imperdibile LP.
A chiudere il disco sono ancora una volta le percussioni accompagnate dalla soave e pura voce di Kathryn con Insight che lasciano spazio all’immaginazione di un suggestivo sfondo privo di tempo e colori (io lo immagino così).
Sono poche le cose sicure in questo mondo, una è che Mark e Kathryn sono riusciti a creare una collaborazione conturbante e l’altra è che anche se il tempo e le temperature cambiano, gli scenari “TRISTE© sunset” – per fortuna – non mutano mai.
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