Per quanto i Calexico siano stati ospiti più volte della nostra città, lo stesso non si può dire per Iron And Wine.
Anzi, a memoria il barbuto songwriter della South Carolina non è mai stato dalle nostre parti. Quale migliore occasione allora di avere entrambi sullo stesso palco, in questa afosa serata romana che potrebbe ricordare le atmosfere texmex che aleggeranno sullo sfondo del concerto di Villa Ada?
L’occasione propizia arriva grazie all’ultima collaborazione Calexico/Iron And Wine, cioè l’album Years To Burn, uscito da poco per City Slang. Sarà proprio l’ultimo disco a dominare la prima parte del concerto, aperto dalla title track (dedicata al nostro Carlo Martelli, alfiere della buona musica in Italia), per proseguire in un viaggio tra tradizione, musica polverosa ma calda, e piccoli viaggi sonori tinteggiati anche di jazz e di psichedelia.
Esempio massimo del sound costruito dall’ensemble è sicuramente The Bitter Suite, che tra intrecci di contrabbasso e tromba sembra non finire mai. Altro highlight senza dubbio anche la trasfigurata cover degli Echo & The Bunnymen Bring On The Dancing Horses.
Tra bicchieri di vino portati da “sommelier” personali di Iron & Wine e un clima rilassato e conviviale, si passa per le atmosfere ispaniche di Flores Y Tamales per arrivare al duetto acustico tra Beam e Burns, a consolidare il legame artistico tra i due che reinterpretano brani dei Calexico e di Iron & Wine come ognuno fosse il proprio.
Si chiude nel bis con Teeth In The Grass di Iron & Wine, di nuovo in full band, a sugellare la fine del (probabilmente) ultimo grande evento dell’estate romana.
“When we’re all brilliant and fast
When all tomorrows are gone
There will be teeth in the grass”
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