Un Tramonto TRISTE© – Canzoni per gli ombrelloni che chiudono

Naturalmente, anche se TRISTE© è in vacanza, la musica non si ferma.
Così, per alleviare un po’ la pesantezza del rientro e per fare il punto della situazione, abbiamo pensato di farvi cosa gradita nell’affiancare alla nostra playlist estiva (che abbiamo notato avete molto gradito) una nuova raccolta di brani che stanno allietando le nostre vacanze.
Purtroppo alcune delle canzoni che più ci hanno entusiasmato non sono ancora disponibili su questo servizio di streaming (che preferiamo non menzionare, anche se siamo costretti usare). Alcune perché usciranno solo a settembre (vedi il magnifico album di Grand Drifter o quello degli Slowdive), altre perché probabilmente (ancora?) non distribuite qui (e se è una scelta politica buon per loro, più seri e coerenti di noi): almeno The BV’s con la loro Warp (extended version) e i Theory Of Ghosts con You Can’t Happen Again (ma anche gli altri loro due brani presenti sullo stesso EP sono allo stesso -altissimo- livello) avrebbero fatto parte del lotto.
In ogni caso, speriamo che le trenta canzoni che abbiamo scelto possano accompagnarvi in ogni momento di queste giornate un po’ malinconiche ma -ci si augura- ancora con qualche sprazzo di luce estiva.
Buon ascolto e a presto!

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Un’Estate TRISTE© – Canzoni per riprendere fiato

La sensazione di avere bisogno di riprendere fiato, dopo un lungo anno (non so voi, ma io continuo a considerare gli anni da Settembre ad Agosto, come le stagioni calcistiche e gli anni scolastici) durante il quale fermarsi è stato quasi impossibile, è probabilmente acuita dal caldo intenso che, seppure per pochi giorni, ha sciolto ogni cosa, ci ha preso alla gola impedendoci non solo di respirare, ma anche di pensare. Anche solo di pensare che sarebbe stato possibile pensare.
Per fortuna, almeno per ora, Caronte (forse esageriamo con questi nomi: non per essere pessimisti, ma che nomi useremo quando arriverà la siccità e la desertificazione?) ha allentato la sua morsa e ci sembra il momento adatto per raccogliere le idee (quelle che non si sono sciolte o vaporizzate) e preparare per voi una cartolina musicale, piccola dimostrazione del fatto che, anche sdraiati su una spiaggia tropicale bevendo un long drink ghiacciato (o, più verosimilmente, sotto l’ombrellone di Bagni da Gino, con una gassosa in mano) siete sempre nei nostri pensieri. E, come ogni cartolina che si rispetti, non potevano che mandarvi baci, ma, visto che vogliamo essere originali, invece di metterli in chiusura, li abbiamo inseriti all’inizio…

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Bar Italia – Tracey Denim

Matteo Maioli per TRISTE©

Fino ad oggi Bar Italia era per me semplicemente una grande canzone dei Pulp – l’ultima in scaletta di Different Class – oltre ad un caffè londinese a Soho che non ho mai frequentato. Poi mi è giunto alle orecchie il disco di un gruppo con lo stesso nome, formato dalla vocalist di origine romana Nina Cristante, con i chitarristi Jezmi Tarik Fehmi e Sam Fenton.
Scopro che Tracey Denim è il loro terzo album e vado a rimediare alla mancanza, annotando del precedente Bedhead (tredici canzoni per ventidue minuti) tanto il pop sognante di Itv2 e Tenet quanto un versante più lo-fi e dark rappresentato da Bachelorette e Killer Instinct, con l’ultima che non per nulla cita le liriche di Boys Don’t Cry dei Cure.

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Un 1° Maggio TRISTE© – Canzoni per accompagnare fave e pecorino

So bene che il 1° Maggio si dovrebbe andare in corteo a manifestare la propria solidarietà a tutti coloro che lavorano e soprattutto a quelli che, pur lavorando, non riescono a ottenere (o a mantenere, visti i tempi che corrono) i diritti fondamentali che spetterebbero a tutti e, in particolare, a chi, con la propria fatica contribuisce quotidianamente al benessere della comunità.
Eppure siamo convinti (fortemente) che anche gli artisti siano lavoratori e che contribuiscano come e più di altri a rendere la vita degna di essere vissuta. Così, questo 1° maggio lo dedichiamo a loro (nonostante l’uso, per questa raccolta, del peggior nemico dei lavoratori della musica…). Lo facciamo nell’unico modo che conosciamo: ascoltando musica e diffondendola (per quel che possiamo).

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